Erano in procinto di compiere un atto intimidatorio nei confronti di un gioielliere che si era rifiutato di consegnare gioielli e un orologio Rolex del valore di circa 30 mila euro, dopo peraltro aver già versato una tangente sempre in gioielli preziosi per 70 mila euro. È l'accusa nei confronti di sei presunti appartenenti al clan Ligato-Lubrano, operanti nel comune di Pignataro Maggiore e nell'area dell'alto e medio casertano. Tra gli arrestati il 30enne Lorenzo Lubrano, figlio del capoclan Vincenzo, ucciso, e gli affiliati Giovanni Di Gaetano e Luigi Messuri, già incarcerati per reati di camorra. I sei si sarebbero fatti consegnare dal gioielliere dal 2008 al 2023 preziosi, tornando poi alla carica quest'anno. Sarebbe stato Di Gaetano a ideare l'estorsione: l'esponente del clan, anche dal carcere, inviava i suoi uomini dal gioielliere poi quando è uscito si è presentato dell'imprenditore. "Sai chi sono io" ha detto. Il gioielliere ha denunciato.
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