“Legato sotto a un tir”, il viaggio di Alidad Shiri sulla rotta del Mediterraneo orientale
Cronaca ©IPA/FotogrammaAfghano di origine hazara, ha percorso nel 2005 oltre 7.300 chilometri per fuggire dalla persecuzione dei talebani e giungere in Italia. “Piangevo, urlavo e ho bevuto l’acqua del mare per la sete”. Il suo viaggio, oggi, potrebbe essere ancor più complicato per il trattamento che la Turchia riserva a molti rifugiati. “Li picchiano e li riportano ai Paesi d’origine”, denuncia la ong Lighthouse Reports. L’Unhcr a Sky TG24: “Siamo consapevoli di alcuni rimpatri forzati”
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