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Sicurezza, a Milano per Capodanno debuttano le 'zone rosse'

Cronaca

A fine 2024 nel capoluogo lombardo debuttano le 'zone rosse' in cui per tre mesi sarà in vigore il divieto di stazionamento per chi è molesto o ha precedenti per droga, furti o rapine e altri reati che lo rendono un pericolo per la sicurezza pubblica

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A fine 2024 a Milano debuttano le 'zone rosse' in cui per tre mesi sarà in vigore il divieto di stazionamento per chi è molesto o ha precedenti per droga, furti o rapine e altri reati che lo rendono un pericolo per la sicurezza pubblico. Il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia ha firmato un provvedimento prefettizio "contingibile e urgente" che varrà dal 30 dicembre, quindi appena prima di capodanno, al 31 marzo e riguarderà le aree più delicate della città, ovvero piazza Duomo, le zone della movida della Darsena e dei Navigli e le stazioni di Porta Garibaldi, Rogoredo e Centrale, dove le forze di polizia potranno quindi disporre l'allontanamento immediato di chi è violento, molesto o considerato pericoloso contribuendo, nelle intenzioni, ad aumentare anche la percezione di sicurezza. La decisione è stata presa nella seduta di ieri del comitato per l'ordine che si è concentrato sulle misure in vista del Capodanno, quando nelle stazioni e nella zona di Duomo e movida si prevede la presenza di molte persone con l'idea che servano "interventi mirati" contro "le situazioni di degrado ambientale e di criminalità".  

I dati sulla sicurezza

Nella seduta si è però fatto anche un primo bilancio dei dati della sicurezza in città dove, da inizio anno al 20 dicembre, sono calati del 13,5% i delitti e sono aumentati del 17,4% gli arresti, grazie, secondo alla Prefettura, all'aumento dei controlli e delle operazioni ad alto impatto. I delitti sono infatti passati da 144.864 a 134.178 e gli arresti sono saliti da 6.472 a 7.604 con 29.422 denunciati e oltre un milione e mezzo di controllati in 90 mila servizi di ordine pubblico. Significativa la diminuzione dei furti, diminuiti del 10%. I numeri della sicurezza, ancora non definitivi, includono anche 2500 espulsioni di stranieri, 520 rimpatri (quasi 160 più dell'anno scorso), il sequestro di cinque tonnellate di droga, otto sgomberi di occupazioni 'massive', un totale di 1380 alloggi popolari occupati recuperati e un aumento degli sgomberi in flagranza. E ancora 29 interdittive antimafia, nove cancellazioni dalla white list e cinque misure di prevenzione collaborativa previsti in base al codice antimafia. E oltre a questo l'arresto - nei controlli in vista del Capodanno - sono stati sequestrati oltre 78 mila fuochi artificiali per un peso totale di circa 8 tonnellate con quattro arrestati e 20 denunciati.

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