Sciopero Ncc il 12 dicembre, anche Uber aderisce a protesta contro il decreto Salvini
CronacaUber domani sospenderà i servizi Uber Black, Reserve, Van, Lux e Green. “Questa è la dimostrazione che è possibile costruire ponti” afferma Francesco Artusa, presidente dell'associazione di Ncc e bus turistici che aveva fatto questo appello alla multinazionale a partecipare alla protesta contro il decreto Salvini
In occasione della manifestazione nazionale organizzata dalle associazioni di Ncc (Noleggio con conducente) per protestare contro le disposizioni introdotte dal decreto interministeriale 226 del 26 ottobre, Uber annuncia il proprio supporto alla categoria. Giovedì 12 dicembre, in concomitanza delle manifestazioni, a Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Venezia, Trieste, Cagliari, Catanzaro e Palermo, i servizi Uber Black, Reserve, Van, Lux e Green saranno temporaneamente sospesi.
Le motivazioni di Uber
Uber, fa sapere l'azienda, conferma il proprio impegno nella difesa del diritto alla mobilità e al lavoro e ribadisce la necessità di tutelare l’esigenza dei cittadini di potersi muovere in modo rapido, sicuro e accessibile, evitando che rigide normative penalizzino chi utilizza i servizi Ncc. “Sospendiamo i nostri servizi Black, Reserve, Van, Lux e Green in solidarietà con le migliaia di operatori Ncc che stanno lottando per la loro sopravvivenza. Il decreto non solo avrà ripercussioni negative sui posti di lavoro della categoria, ma di fatto metterà ulteriormente in crisi il trasporto nelle nostre città. Riteniamo che questo decreto sia incostituzionale e lo contesteremo nelle sedi opportune”, dichiara Lorenzo Pireddu, General Manager di Uber Italia.
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Uber : ci vuole una riforma del trasporto pubblico
"Dobbiamo concentrarci su una riforma più ampia del trasporto pubblico non di linea - aggiunge Pireddu - che preveda leggi che vedano nella tecnologia uno strumento per offrire un servizio adeguato alle necessità degli utenti con l’obiettivo di rendere le nostre città meno trafficate, più verdi e più piacevoli da visitare. Non possiamo lasciare che una piccola minoranza determini la vita di milioni di cittadini”. “Di fatto questo decreto re-introduce il rientro in rimessa per gli Ncc, misura già bocciata nel 2020 dalla Corte Costituzionale, mirando solamente a punire migliaia di aziende e operatori del noleggio con conducente senza un vero e proprio criterio”, ha concluso Pireddu. Uber ribadisce la propria disponibilità al dialogo con le istituzioni per trovare soluzioni che possano garantire una mobilità più efficiente, sostenibile e inclusiva per tutti.
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Il Giubileo del 2025
La protesta intende anche portare l’attenzione su un tema cruciale per il turismo, in vista del Giubileo 2025. Secondo un recente sondaggio di Swg, il 64% degli italiani ritiene infatti che l’attuale disponibilità di taxi e Ncc sia insufficiente per gestire i flussi turistici previsti, con possibili impatti negativi sull’immagine del Paese. Inoltre la stessa ricerca indica che quasi il 60% degli italiani chiede una maggiore diffusione degli Ncc per migliorare gli spostamenti nelle città.
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Mit: rammarico per la scelta della multinazionale Uber
"È con vivo rammarico che apprendiamo della scelta della multinazionale Uber che ha annunciato l'adesione allo sciopero dopo l'adozione di decreti attesi da sei anni. A rendere ancora più spiacevole la scelta della multinazionale, il contesto generale: si tratta di una manifestazione che cade a ridosso delle festività natalizie, in un periodo in cui c'è stato l'impegno del ministro Matteo Salvini a ridurre i disagi soprattutto in vista dello sciopero generale di venerdì 13 dicembre e all'esito delle buone notizie sul fronte del nuovo contratto del Tpl che testimoniano un impegno concreto e costante del Mit per risolvere i problemi". Così fonti del Mit.