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Francia, la storia e il processo della donna drogata dal marito

Cronaca
(Photo by CHRISTOPHE SIMON/AFP via Getty Images)

Per almeno dieci anni la 72enne Gisèle Pelicot avrebbe subito circa 200 stupri da 50 uomini diversi. Ha voluto dare la sua testimonianza con un processo pubblico al tribunale di Avignone per incoraggiare altre donne a denunciare le violenze

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"Mi sono vista inerte, a letto, mentre mi violentavano. Scene da horror. Io usata come una bambola di pezza". È questa l’agghiacciante testimonianza di Gisèle Pelicot, la 72enne francese che per dieci anni è stata drogata dal marito e consegnata ad almeno 51 uomini che l’hanno stuprata mentre era "incosciente" fino al 2020.

La testimonianza alla Corte d'Assise del Vaucluse

Nel quarto giorno del processo al tribunale di Avignone, ha parlato con calma e risolutezza. Dopo essersi rifiutata per anni di guardare i video delle violenze, conservati meticolosamente nei device del marito e scoperti nel 2020, ha accolto il suggerimento dei suoi legali e ha preso coraggio solo nel maggio 2024. “Mi è crollato il mondo addosso - ha detto - cinquant’anni di vita” insieme a Dominique Pelicot. La donna ha descritto i video come “uno più atroce dell’altro”, ha parlato di “scene di barbarie, di stupri”. “Sono stata sacrificata sull’altare del vizio”.

"Io drogata senza saperlo. Denunciate la violenza di genere"

Quando Le Monde ha raccontato il caso, ha omesso i nomi di Giséle Pelicot e di suo marito, per tutelare la privacy della donna. La 72enne, però, ha deciso di prendere parte al processo per infondere coraggio a chi subisce violenza di genere. "Parlo per ogni donna che è stata drogata senza saperlo: sto riprendendo il controllo della mia vita per denunciare i rischi della sottomissione chimica". Durante la testimonianza, durata circa 90 minuti, la donna ha raccontato anche dei misteriosi problemi di salute (tra cui vuoti di memoria) di cui non riusciva a capire la causa, e che l’avevano portata a pensare di avere l’Alzheimer.

 

La scoperta dei video

Le immagini della donna violentata sono state rinvenute per caso negli archivi dei dispositivi elettronici di Dominique Pelicot. La polizia indagava su di lui dopo aver ricevuto la denuncia di alcune donne che lo avevano sorpreso a fotografarle in un supermercato. 

 

Il marito risulta coinvolto anche in altri casi giudiziari, come quello di una persona violentata e uccisa a Parigi nel 1991, e un tentato stupro nel 1999. Ha confessato solo quest’ultimo, dopo essere stato incastrato dalla prova del Dna. Il verdetto per il caso di Gisèle Pelicot è atteso per il 20 dicembre.