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Duplice omicidio nel Casertano, ipotesi dissidi per ragioni economiche

Cronaca
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Marco e Claudio Marrandino, rispettivamente 40 e 29 anni ed entrambi incensurati, sono stati uccisi ieri, 15 giugno, in una sparatoria. Il presunto responsabile sarebbe un operaio di 53 anni, anch'egli incensurato. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero anche le ipotesi di un fatto d'impeto, legato a questioni di vabilità, oppure un delitto calcolato, ma il movente economico sembra essere quello più plausibile

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Sarebbe legato a dissidi per questioni economiche il movente del duplice omicidio avvenuto ieri nel Casertano, dove i due fratelli Marco e Claudio Marrandino, rispettivamente 40 e 29 anni, sono stati uccisi in una sparatoria. I due uomini, entrambi incensurati e originari di Cesa, sono morti dopo essere stati feriti da diversi colpi di pistola, sparati – secondo le prime ricostruzioni - da un operaio di 53 anni, anch'egli incensurato. Al vaglio anche le ipotesi di un fatto d'impeto, legato a questioni di vabilità, oppure un delitto calcolato, ma il movente economico sembra essere quello più plausibile.

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Il duplice omicidio in strada

Il duplice omicidio è avvenuto tra Orta di Atella, in provincia di Caserta, e Succivo, in località Astragata. Marco e Claudio Marrandino si trovavano a bordo di una Bmw bianca, mentre l'operaio 53enne sospettato del duplice omicidio sulla sua vettura. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, i tre avrebbero iniziato a litigare. Mentre il primo dei due fratelli è stato ucciso all'interno del veicolo, il secondo, Claudio Marrandino, avrebbe tentato di scappare, ma sarebbe stato colpito a sua volta fuori dall'auto. A rinvenire i corpi dei due fratelli è stato un equipaggio dei carabinieri che era di pattuglia proprio in quella zona e che ha sentito gli spari. I militari avrebbero anche visto l'assassino fuggire, ma sono riusciti a intercettarlo e a fermarlo poco dopo. I carabinieri di Marcianise e quelli del comando provinciale di Caserta, guidati dal colonnello Manuel Scarso, sono impegnati nel ricostruire la vicenda. Esclusa al momento l'ipotesi di un agguato di camorra.

Chi erano Marco e Claudio Marrandino

Le vittime, i fratelli Marco e Claudio Marrandino, di 40 e 29 anni, erano molto noti a Cesa, città di cui erano originari. Marco Marrandino, avvocato, aveva ricoperto in passato la carica di presidente del Consiglio comunale, eletto con una lista civica, mentre il fratello, Claudio, era un imprenditore del settore edile.

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