A dicembre, il riempimento degli invasi ha registrato uno dei valori più bassi degli ultimi 25 anni. Nelle aree più colpite dalla siccità si prevedono maggiori restrizioni nell’erogazione di acqua
Emergenza idrica in Sardegna. L’assenza di precipitazioni per tutto l’autunno ha causato siccità e l’allerta dei bacini vuoti. Le zone più colpite sono il nord dell’isola e il Sulcis, la zona sud-occidentale della regione. Il riempimento, dicono gli esperti, è uno dei più bassi degli ultimi 25 anni con meno di 906 milioni di metri cubi d’acqua, a fronte di una capienza di 1.824 milioni di metri cubi. Una situazione drammatica che ha fatto scattare una serie di restrizioni: dal vincolo delle risorse idriche degli invasi al divieto assoluto di irrigazione.
Tavolo di lavoro
L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, ha convocato il tavolo d’urgenza per trovare una soluzione al rischio che ampie parti del territorio restino senz’acqua e programmare di conseguenza l’utilizzo delle risorse disponibili. Le risorse idriche presenti negli invasi Temo-Cuga, Monte Lerno, Rio Leni, Tirso a Cantoniera e Punta Gennarta vengono vincolate attraverso delle quote dal Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino regionale.
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Gli invasi sempre più vuoti
Il tavolo ha vincolato 8 milioni e mezzo di metri cubi nell’invaso del Cixerri a Genna Is Abis. Per gli usi potabili della città di Iglesias sono vincolati nell’invaso di Punta Gennarta 500mila metri cubi di acqua. Per approvvigionare i distretti del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale, sono vincolati 32 milioni di metri cubi nell’invaso del Tirso a Cantoniera. Per il potabilizzatore di Villacidro sono vincolati nell’invaso del Rio Leni 2,7 milioni di metri cubi. Per quanto riguarda il nord ovest, nell’invaso di Monte Lerno, è vincolato mezzo milione di metri cubi. Per approvvigionare i potabilizzatori di Alghero Monte Agnese e Truncu Reale sono vincolati nel sistema Temo-Cuga altri 3 milioni di metri cubi.
Divieto di irrigazione
Nel monitoraggio di dicembre 2023 dell’Autorità di Bacino della Regione Sardegna, i serbatoi artificiali del sistema idrico risultavano al 49,7% della loro capacità massima. Il 12 gennaio, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha disposto per il Distretto del Posada (Comuni di Torpè, San Teodoro, Budoni e Siniscola), il divieto assoluto di irrigazione. Tra i bacini più in crisi, c’è quello del fiume Posada, nella parte nord-orientale della regione. La diga di Maccheronis, sbarramento artificiale di questo bacino che, sempre secondo il monitoraggio di dicembre, aveva un livello di riempimento poco sopra al 13% della sua capacità massima.