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Roma, fermato chef Rubio: era diretto a sit-in pro Palestina

Cronaca
©Ansa

Nella sua auto la polizia ha trovato una tanica da 5 litri con un liquido compatibile con sangue animale. Era diretto al sit-in davanti alla Farnesina dove, più tardi, alcuni partecipanti hanno tentato di imbrattare di rosso la bandiera di Israele

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Gabriele Rubini, in arte chef Rubio, fermato sabato dalla polizia per un controllo, è stato trovato in possesso di una tanica in plastica con dentro cinque litri di una sostanza compatibile con sangue animale. Secondo quanto si apprende Rubini, portato in commissariato, avrebbe dichiarato di essere diretto al sit-in davanti alla Farnesina dove, più tardi, alcuni partecipanti hanno tentato di imbrattare di rosso la bandiera di Israele.

Il comunicato

Lo stesso Chef Rubio, ha poi rilasciato un comunicato: "Il 27 gennaio è capitato di sabato? Amen. Scendessero dalle loro fortezze e venissero al nostro fianco se credono veramente nel Mai più". E ancora: "Ogni sabato abbiamo marciato e ogni sabato marceremo finché la Palestina non tornerà libera", ha aggiunto. Per poi continuare: "Noi siamo qui perché vogliamo la liberazione del popolo palestinese dagli oppressori sionisti e dai loro mandanti. Per dire che non ci piegheremo mai agli arroganti e alle censure, alle minacce mafiose e alle persecuzioni". Per poi spiegare: "Sono sinceramente dispiaciuto per coloro i quali ieri hanno atteso invano il mio intervento alla conferenza stampa organizzata da Potere al Popolo presso la Farnesina. Debbo imputare alla presenza di una tanica in plastica, conservata nell'auto con la quale stavo raggiungendo il luogo dell'incontro, tanica contenente prodotto che intendevo utilizzare per la mia attuale attività artigianale e rinvenuta dagli agenti di polizia nel corso di un ordinario servizio di controllo, il fatto di essere stato trattenuto per circa tre ore presso gli uffici del commissariato Prenestino, prima di potermi congedare, a conferenza stampa conclusa. Pura coincidenza".

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