In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Giornata mondiale contro corruzione, in Italia 600 segnalazioni whistleblowing in 4 mesi

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Un decreto dello scorso marzo ha rafforzato la tutela per chi denuncia irregolarità e violazioni all'interno dei luoghi di lavoro, che - spiega il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Giuseppe Busìa - "dalla prossima settimana sarà estesa anche alle aziende private tra i 50 e 249 dipendenti". "Negli ultimi anni l'Italia ha fatto importanti passi in avanti nella lotta alla corruzione - aggiunge - Non bisogna però abbassare la guardia perché il fenomeno è ancora diffuso"

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

In 4 mesi, ovvero da quando è diventato efficace il decreto legislativo che prevede la tutela dei whistleblower - coloro che denunciano irregolarità e violazioni all'interno dei luoghi di lavoro - "sono già 600 le segnalazioni di whistleblowing trasmesse ad Anac. Un numero significativo, destinato a crescere ancora di molto". A segnalarlo è il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Giuseppe Busìa, intervistato dall'Ansa in occasione della Giornata internazionale contro la corruzione che ricorre il 9 dicembre di ogni anno. Busìa lancia anche un appello: non si faccia nessuna marcia indietro nella lotta alla corruzione perché nonostante gli indubbi risultati "il fenomeno è ancora diffuso".

"L'Italia ha fatto passi avanti ma non bisogna abbassare la guardia"

"Negli ultimi anni l'Italia ha fatto importanti passi in avanti nella lotta alla corruzione - spiega il presidente dell’Autorità - Dalla nascita dell'Anac, dal 2014 a oggi, l'Italia è migliorata di 28 posizioni, in base alla classifica sulla percezione della corruzione stilata annualmente da Transparency International. Non bisogna però abbassare la guardia, o peggio, fare passi indietro. Abbiamo infatti parecchia strada da fare. Dal sistema Anac di misurazione dei rischi di corruzione, emerge che il fenomeno è ancora diffuso. In questa giusta battaglia ci possono essere di grande aiuto i whistleblower, la cui tutela è stata rafforzata dal decreto dello scorso marzo, che ha recepito finalmente la direttiva europea".

approfondimento

Corruzione, nella classifica Transparency l'Italia sale al 41° posto

"I whistleblower stanno conquistando spazio"

Una tutela, quella per i whistleblower, che secondo Busìa è alla base dell’aumento di segnalazioni degli ultimi mesi perché "dalla prossima settimana sarà estesa anche alle aziende private tra i 50 e 249 dipendenti che dovranno pertanto attivare un canale interno per la trasmissione e gestione delle segnalazioni". Delle 600 segnalazioni giunte sinora all'Anac, 240 provengono dal settore privato e 360 dal pubblico. Numeri che fanno dire a Busìa che "i whistleblower stanno conquistando spazio anche da noi. Parliamo di autentiche 'vedette civiche', pronte a mettere in gioco i propri interessi per denunciare i comportamenti illeciti. Una leva fondamentale, non solo per far emergere corruzione e malaffare, ma anche per far crescere e migliorare l'efficienza del settore pubblico e di quello privato".

leggi anche

Nordio al Salone della Giustizia: lotta alla corruzione è fondamentale

"La tutela del whistleblower è un diritto riconosciuto a livello internazionale"

Per questo la tutela del whistleblower, spiega il presidente dell’Anac, è "un diritto riconosciuto a livello internazionale, estensione del diritto di libertà di espressione. Preservare i whistleblower da comportamenti ritorsivi è l'imperativo dell'Autorità. Chi responsabilmente denuncia qualche irregolarità sa di poter trovare tutela, senza temere le ritorsioni dei suoi superiori". Eventuali rischi di un uso strumentale del whistleblowing come elemento di pressione o di ricatto sui propri superiori sono scongiurati dall'intervento dell'Anac: "L'Autorità offre protezione solo a chi realmente la merita (perché è stato sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altre misure punitive come conseguenza delle sue precedenti segnalazioni di illeciti commessi da un suo dirigente), e non a chi viene giustamente sanzionato dal proprio datore di lavoro o, addirittura, effettua una segnalazione come whistleblower al solo scopo di crearsi una sorta di alibi o scudo rispetto a sanzioni che sa essere imminenti".

leggi anche

Palermo, la giudice Saguto arrestata dopo la condanna per corruzione

"Prevenire comportamenti corruttivi è un modo per rimuovere le diseguaglianze"

Gli effetti di questa riforma a tutela dei whistleblower riusciremo a vederli a breve termine? "Io spero di sì - auspica Busìa - L'istituto del whistleblowing favorisce la cultura della legalità. Chi corrompe o commette violazioni di legge, danneggia tutta la comunità, e sappiamo che a pagarlo sono soprattutto i più deboli. La prevenzione dei comportamenti corruttivi è anche un modo per rimuovere le diseguaglianze e creare pari ed eque opportunità per tutti".

approfondimento

Giornata mondiale contro la corruzione: i 10 film da vedere