In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Milano, Re Panettone 2023: presentati i migliori prodotti artigianali

Cronaca
Facebook @Re Panettone

La sedicesima edizione di Re Panettone è partita questa mattina e si concluderà domani alle 18 con l'annuncio dei vincitori. La kermesse si terrà presso il Parco Esposizioni di Novegro

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Arrivata ormai alla sedicesima edizione, il Re Panettone, evento punto di riferimento per tutti gli amanti del tipico dolce natalizio ideato da Stanislao Porzio, quest’anno si trasferisce dal Palazzo di Ghiaccio al Parco Esposizioni di Novegro, dove va in scena oggi sabato 2 dicembre a domenica 3. Oggi gli orari saranno dalle 10 alle 19, l’ingresso è gratuito su prenotazione da effettuare sul sito repanettone.it, per partecipare con qualifica di giurato il biglietto costa, invece, 6/10 euro. I panettoni artigianali sono in vendita al pubblico a un prezzo fisso: 32 euro al chilo.

Il programma

Sarà possibile assaggiare i diversi panettoni, ma non mancherà la competizione tra due diverse categorie, ovvero il premio per il miglior panettone tradizionale e quello del lievitato innovativo. I vincitori, eletti tra dieci finalisti, saranno decretati domenica alle 18 da due giurie tecniche oltre a una giuria popolare di cui può far parte anche il pubblico, una novità introdotta solo quest’anno. Non mancano inoltre anche laboratori per bambini, che dovranno essere prenotati. Lo scorso anno ad imporsi furono Fiorenzo Ascolese da Salerno e il napoletano Alessandro Marigliano, con il suo panettone con l’alga nori da mangiare con le acciughe.

La storia del panettone

“Mi sembrava strano che Milano non avesse un evento dedicato al suo dolce più famoso, ho pensato che fosse una buona idea lanciarlo e così è nato Re Panettone” ha dichiarato Porzio al Corriere della Sera, spiegando la genesi dell’evento nato nel 2008. Poi sulla storia del panettone: “I primi documenti in merito risalgono al 1470: un manoscritto della Biblioteca Ambrosiana parla del rito del ciocco, dal pezzo di legno che si metteva ad ardere sul fuoco, e dei tre grandi pani di frumento, all’epoca un lusso, che si portavano in tavola alla Vigilia. L’attestazione più sicura di una ricetta simile a quella moderna ci viene dal dizionario di Francesco Cherubini del 1814: alla voce Panaton parla di un pane con burro, zucchero e uvetta ma non ancora di lievito madre. Ingrediente che compare verso la metà dell’800 nel libro “Ricettario milanese” di Giovanni Felice Luraschi” ha spiegato Porzio.

approfondimento

Natale 2023, i migliori panettoni del supermercato per Gambero Rosso