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Velletri, l'imputato è morto da due anni ma nessuno se ne accorge e il processo prosegue

Cronaca

L'uomo era alla sbarra con l'accusa  di truffa e circonvenzione di incapace ai danni della donna con cui aveva intrattenuto una relazione. Difeso da un legale d'ufficio che cambiava a ogni udienza, di lui si erano perse le tracce. Fino all'assurda scoperta fatta attraverso la direttrice della banca nella quale i due avevano un conto cointestato

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Ha dell'incredibile la storia che arriva dall'aula di giustizia del tribunale di Velletri, in provincia di Roma, dove è andato avanti il processo a carico di un uomo che si è scoperto essere deceduto da due anni. La vicenda giudiziaria ha origine dalla relazione conclusa tra l'imputato, M.R., 45enne di Valmontone con diversi precedenti alle spalle e una 62enne di Alatri. L'uomo era stato accusato di truffa e circonvenzione di incapace nei confronti della donna, conosciuta in treno e con la quale aveva una relazione. La famiglia della 62enne si è costituita parte civile, mentre all'uomo è stato affidato un legale d'ufficio che, però, cambiava a ogni udienza. E mentre l'avvocato cambiava, il 45enne, residente in un convento di Valmontone, si è reso irreperibile. Così irreperibile che, due anni dopo, si è scoperto essere morto nel frattempo.

Giudice costretto a dichiarare estinto il reato

Come ricostruito da Fanpage.it, mentre si cercava di chiarire il ruolo dell'imputato, nessuno nel tribunale di Velletri ha pensato di mettersi in cerca dell'uomo. Nel corso dell'udienza del 16 novembre, è stata la direttrice della banca di Valmontone, dove i due avevano aperto il conto cointestato finito nel mirino degli inquirenti, a rivelare di aver scoperto per caso della morte dell'uomo. I carabinieri, chiamati ad accertare quanto dichiarato, non hanno potuto fare altro che confermare il decesso dell'uomo, morto nel luglio del 2021. A quel punto il giudice è stato costretto a dichiarare estinto il reato, dopo due anni di udienze.

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