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Incidente sull’A1 tra un tir e un bus di migranti: morti i due autisti. I feriti sono 25

Cronaca
Ufficio stampa Polizia di Stato

È successo all'altezza di Fiano Romano. Uno dei bus, in uso alla Prefettura di Agrigento, che stava trasferendo dei migranti da Porto Empedocle ai centri d'accoglienza del Piemonte, ha avuto un impatto con un mezzo pesante 

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Due autisti sono morti e 25 migranti sono rimasti feriti in un incidente stradale sull'autostrada A1, all'altezza di Fiano Romano (Roma). Uno dei bus, in uso alla Prefettura di Agrigento, che stava trasferendo dei migranti da Porto Empedocle ai centri d'accoglienza del Piemonte, ha avuto un impatto frontale con un mezzo pesante. I due autisti, entrambi italiani, di 35 e 32 anni, sono morti. I migranti che viaggiavano sul bus erano sbarcati a Lampedusa nei giorni scorsi (LO SPECIALE DI SKY TG24 SUI MIGRANTI).

La dinamica

L'incidente è avvenuto alle 2.25 di questa notte. Il pullman che trasportava i migranti ha tamponato un mezzo pesante che lo precedeva, secondo la ricostruzione di Autostrade per l'Italia. Il traffico nella zona scorre regolare su due corsie. Dei migranti feriti, al policlinico Gemelli due sono stati ricoverati in codice rosso dopo le prime visite ma, a quanto si apprende da fonti sanitarie, non sono in condizioni gravi e non sono in pericolo di vita.

Prefettura: rispettati orari di riposo degli autisti

Intanto i funzionari della Prefettura di Agrigento si sono sincerati, già stamattina, sull'orario di partenza del pullman della Patti tour di Favara che, durante la notte, ha avuto l'incidente. "Talvolta capita che siamo costretti a far aspettare i pullman, che dovranno trasferire i migranti, anche per diverse ore prima di partire, magari perché manca qualcuno o un documento - hanno spiegato dalla Prefettura - . In questo caso, il bus era partito in orario, gli autisti avevano rispettato i regimi di riposo e pausa previsti dalla legislazione. La causa dell'incidente può essere stata anche stanchezza, ma certamente non addebitabile ad un errore della ditta o ad un nostro trattenimento eccessivo. Siamo sconvolti anche noi che quotidianamente ci confrontiamo, fra gli altri, con le ditte di autolinea e con i loro lavoratori". 

Ufficio stampa Polizia di Stato