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Torino, orinatoi a forma di bocca di donna in una palestra: bufera sui social

Cronaca

La palestra fa parte di una grande catena multinazionale con centri fitness in numerose città europee. L'azienda si difende spiegando che quel modello di orinatoio è presente in "7-8 palestre in Italia e svariate altre in diversi Paesi europei". Ma non si placano le accuse di sessismo. Il Pd: "Boicottarla fino alla rimozione"

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Dopo il caso della donna ricoperta di cioccolato nel buffet di un hotel sardo, sui social scoppia la polemica per l'ennesimo esempio di sessismo, che questa volta arriva da Torino. Sui social circola da qualche giorno la foto degli orinatoi a forma di bocca di donna nei bagni maschili di una palestra della nota catena McFit. A parlarne è stata anche la cantante torinese Greta Squillace con un commento, rivolto all'azienda, in cui denuncia: "Fossi in voi mi vergognerei".

La replica della palestra

La palestra fa parte di una grande catena multinazionale con centri fitness in numerose città europee. Nelle sue repliche, l'azienda spiega che quel modello di orinatoio è presente in "7-8 palestre in Italia e svariate altre in diversi Paesi europei". Il design pare ispirato al famoso logo (quello della 'linguaccia') dei Rolling Stones e ci sono utenti che lo attribuiscono a una nota graphic designer olandese. Riferimenti che però non bastano a placare le accuse di sessismo.  

Orinatoi a forma di bocca di donna in una palestra di Torino.

Pd: "Boicottare la palestra"

"Boicottiamo" la palestra di Torino che nei bagni maschili ha allestito orinatoi a forma di bocca di donna. E' l'invito lanciato via social da Nadia Conticelli, capogruppo del Pd in consiglio comunale. "Ci sono uomini - scrive sui social - che pensano che per allenare i muscoli non sia necessario orinare in bocca ad una donna? Semplice, allora non si iscrivano in questa palestra. Servono fatti e non solo parole per combattere la violenza sulle donne e il patriarcato. Quindi boicottiamo la palestra finché non avrà rimosso questi pisciatoi violenti e sessisti". La posizione di Conticelli è condivisa dal consigliere radicale Silvio Viale, secondo cui questo tipo di sanitari è "da rimuovere subito". "Non mi si venga a dire che è artistico", aggiunge.