La 31enne alla guida della vettura ha investito e ucciso Marco Antoniello di 48 anni, suo figlio Mattia di 2 anni e la nonna del bambino Mariagrazia Zuin di 65. Gli investigatori stanno cercando di capire le cause dello schianto. Un video di una telecamera di sorveglianza mostra l'auto sfrecciare ad alta velocità. Non si esclude che l'incidente sia stato provocato deliberatamente dalla donna. Nessun segno di frenata sull'asfalto. La donna aveva litigato animatamente con una persona poco prima di mettersi alla guida
Sarà sentita probabilmente lunedì dal Gip di Belluno per l'interrogatorio di garanzia la 31enne tedesca Angelika Hutter che giovedì ha investito e ucciso tre persone che stavano camminando sul marciapiede: Marco di 48 anni, suo figlio Mattia di 2 anni e la nonna del bambino Mariagrazia Zuin di 65, tutti residenti a Favaro Veneto, in provincia di Venezia. L'incidente potrebbe essere stato provocato in modo deliberato dalla donna, è una delle ipotesi su cui lavorano gli inquirenti. A gettare nuova luce sulle circostanze dello schianto e sulla velocità dell'auto c'è anche una telecamera di sorveglianza: si vede l'auto passare ad alta velocità poco prima dello schianto. Non ci sarebbe inoltre alcun segno di frenata sull'asfalto. La donna, secondo alcuni testimoni, avrebbe litigato animatamente con una persona prima di mettersi alla guida dell'auto.
Sempre lunedì sarà indetto lutto cittadino. La comunità di Santo Stefano di Cadore ha annullato in segno di lutto la festa in piazzetta Baldissarutti prevista da oggi a domenica. Nel tardo pomeriggio di ieri è stata celebrata una messa in suffragio delle vittime preso la chiesa di Santo Stefano.
L'incidente a Santo Stefano di Cadore
L'automobilista è stata arrestata per omicidio stradale ed è stata portata nel carcere di Venezia. Gli esami tossicologici a cui è stata sottoposta dimostrano che al momento dell'incidente non era drogata o ubriaca. Di sicuro la sua Audi nera viaggiava a velocità molto sostenuta, ben al di sopra del limite dei 50 orari previsto in quel punto. Ne sono convinti i carabinieri che hanno effettuato i rilievi, notando l'assenza di qualunque segno di frenata, le condizioni disastrose della parte anteriore del veicolo e la distanza di una trentina di metri tra il punto dell'impatto e il luogo in cui sono stati scaraventati i corpi. Appena scesa dall'auto presa a noleggio Hutter è apparsa visibilmente in stato confusionale e non completamente presente a se stessa. A rendere increduli sia i testimoni dell'accaduto che gli stessi militari è stata soprattutto la sua totale indifferenza rispetto all'accaduto. La donna alcuni giorni fa era stata denunciata a Bolzano perché trovata in possesso di oggetti atti ad offendere.
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L'ipotesi dell'uso del cellulare
Ora il lavoro degli investigatori si sta concentrando sulle cause più probabili di quanto avvenuto, forse concomitanti: l'altissima velocità e l'uso in quel momento del cellulare, due elementi che spiegherebbero la perdita di controllo improvvisa del veicolo. Per questo si stanno analizzando le cellule telefoniche agganciate e si continuano a raccogliere le testimonianze di chi ha assistito alla tragedia. Ma, come detto, non si esclude che sia stato un gesto deliberato.