In provincia di Pordenone sono state identificate alcune persone travestite da galline che trainavano una gabbia con dentro un uomo e uno striscione inneggiante all’anarchico al 41bis. “Lo Stato e i suoi uomini vanno rispettati, senza provocazioni e strumentalizzazioni”, ha dichiarato l’onorevole Emanuele Loperfido di Fratelli d’Italia
La detenzione dell’anarchico Alfredo Cospito diventa un argomento anche per i carri allegorici di Carnevale. Succede a Maniago, in provincia di Pordenone, dove carabinieri e polizia locale hanno fermato e identificato alcune persone travestite da galline, che trainavano una gabbia con dentro un uomo e la scritta "Esercito al 41 bis. Cospito libero".
Il fatto
Le maschere erano precedute da un finto carro armato con un cannone annodato e riferito all'incidente di alcuni anni fa, quando da un carro partì un colpo che finì su un pollaio. Per coloro che hanno ideato il carro il significato è chiaro: se Cospito, che non ha commesso gravi reati, è al 41 bis, anche l'Esercito va sottoposto allo stesso regime carcerario. La scelta sembra sia stata fatta senza alcun secondo fine ma soltanto con ironia, visto che fino ad alcune ore dopo la sfilata, nessun provvedimento era stato adottato da parte delle forze dell'ordine nei confronti degli ideatori e dei partecipanti ai due carri. "La legge non è uguale per tutti" riportava un altro cartello a commento delle due figure.
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Cosa è successo
Il finto carro armato, seguito dalla "figura" con Cospito, stava sfilando al centro del corteo allegorico del seguitissimo Carnevale di Maniago, che attira oltre 15mila persone. Quando è giunto nella piazza principale del paese, gli organizzatori del carnevale hanno allertato le forze dell'ordine e preso le distanze dall'iniziativa. Carabinieri e polizia locale hanno fermato la "figura" di Cospito e l'hanno fatta uscire dal corteo. A commento di quanto successo è arrivata la dichiarazione dell’onorevole di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido, originario proprio di Pordenone: “No, a Carnevale non ogni scherzo vale. Vergognoso quanto visto sfilare oggi in una storica manifestazione del Pordenonese. Lo Stato e i suoi uomini vanno rispettati, senza provocazioni e strumentalizzazioni. Sempre dalla parte delle forze dell'ordine”.