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Sparatoria Roma: chi è Claudio Campiti, l'uomo che ha ucciso 3 donne per lite condominio

Cronaca
©Ansa

L'uomo ha 57 anni e, stando a quanto si apprende, aveva recuperato l’arma al poligono di tiro Tor di Quinto. Sul proprio blog esprimeva toni critici nei confronti del Consorzio Valleverde: "Se non paghi le rate consortili a vita ti fanno scrivere dal loro avvocato di fiducia che partecipa anche alle riunioni". Nel 2012 la sua famiglia era stata colpita da una tragedia: il figlio 14enne si era schiantato in slittino, a Sesto Pusteria, morendo

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“Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità”. Lo scriveva sul proprio blog Claudio Campiti, l’uomo di 57 anni fermato per la sparatoria di oggi 11 dicembre a Roma nel corso della quale sono morte tre donne. Secondo quanto ricostruito, l'uomo avrebbe preso la pistola in un poligono di tiro, senza restituirla. Stando a quanto riferito da lui nel suo blog, viveva senza corrente elettrica. Sul suo profilo Facebook si vedono immagini di una medaglia con un fascio littorio e il motto fascista ‘Molti nemici molto onore’, oltre a statuette con le fattezze di Hitler e Mussolini. Nel 2012, una tragedia aveva colpito la sua famiglia: suo figlio Romano, di 14 anni, si era schiantato in slittino, morendo, sulla pista di Croda Rossa a Sesto Pusteria, in provincia di Bolzano.

La morte del figlio

Secondo quanto emerso nelle ultime ore, Campiti è sempre stato presente durante tutto l'iter giudiziario, era profondamente convinto che la pista fosse pericolosa e doveva essere off limits per un ragazzo senza alcuna esperienza di slitta. Secondo quanto riporta l'Ansa, nel 2017 la Corte d'Appello di Bolzano confermò la sentenza di primo grado, condannando quindi a un anno e tre mesi di reclusione, il maestro di sci Alessio Talamini, il direttore del centro sciistico di Sesto-Croda Mark Winkler e l'addetto alla sicurezza Rudolf Egarter. Il tribunale di Bolzano, in precedenza, aveva fissato un risarcimento di 240.000 euro per la famiglia. Spesso Campiti si rivolgeva con lettere e mail alla stampa locale per riportare l'attenzione sul caso di suo figlio oppure per intervenire in occasione di incidenti simili.

Il Blog

L'uomo aveva aperto un blog, in cui denunciava i soprusi che riteneva di subire:"Se non paghi le rate consortili a vita ti fanno scrivere dal loro avvocato di fiducia che partecipa anche alle riunioni (...) Ti scrivono per avvertirti che hanno cominciato le pratiche per espropriarti della tua proprietà (...) Anche il tribunale ci guadagna con le proprietà messe all'asta”, scriveva il 57enne nel proprio blog lo scorso 2 novembre 2021. “(Ma se, ndr) Dici che sei un morto di fame e non hai soldi tranquillo ti segnano che hai un debito ma nessun procedimento giudiziario ti verrò fatto, a loro più dei tuoi soldi interessa la tua complicità ricattandoti! Già dicono: al CAMPITI la casa gliela leviamo", proseguiva. L'uomo appare esasperato dalle regole interne del Consorzio, comprese quelle per uniformare i lavori edilizi: "Sembra un campo di concentramento". Poco dopo cita alcune persone e stila una lista dei "soggetti coinvolti": dal sindaco di Ascrea alla presidente del Consorzio definita "una strega sotto spoglie di brava nonnina".  C'è poi un uomo, M.F., tra i più bersagliati nel post: "Si becca 50mila euro annui dal Consorzio per la manutenzione delle strade" e "utilizza il territorio del Consorzio come discarica" (nel blog ci sono molte foto di materiali edili nelle sterpaglie). Campiti riferisce poi di essere stato oggetto di "atti intimidatori", come la manomissione della cassetta elettrica ("forse dopo l'acqua riusciranno a levarmi anche l'energia elettrica") e il danneggiamento della cassetta delle lettere.

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Denunce

Sempre nel blog si legge una panoramica dei rapporti in corso con i condomini e i gestori: “Per questo documento sono stato denunciato alla Procura per diffamazione - afferma ancora - Al presente non vedono più un euro da me e hanno già avviato la pratica per l'esproprio della mia proprietà! Spero di farmi questo processo visto che il reato di associazione a delinquere non viene perseguito (e ovviamente essere condannato a un paio di ergastoli dalla rea Procura viste le "persone" e le istituzioni che sto "diffamando"). Ma in carcere c'è l'acqua che qui mi negano?".

Il poligono

Oggi Campiti avrebbe fatto fuoco appena entrato nel gazebo dove era in corso la riunione del Consorzio Valleverde, sparando contro il consiglio di amministrazione. In base a quanto si apprende, ha prelevato in mattinata l’arma al poligono di tiro di Tor di Quinto, a Roma. Si sarebbe fatto consegnate la pistola Glock – una semiautomatica – dopo aver mostrato il documento di identità. Si è poi allontanato per raggiungere via Monte Giberto, dove è avvenuta la sparatoria. Sono ancora in corso verifiche da parte degli inquirenti coordinati dalla Procura di Roma.

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