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Femminicidio di Bologna, la sorella della vittima: "Lui era ossessivo"

Cronaca
©Ansa

Alessandra Matteuzzi era al telefono con lei poco prima dell'aggressione che le è costata la vita. La donna ripercorre gli episodi che hanno portato alla denuncia per stalking di Giovanni Padovani: "Le staccava la luce, le ha danneggiato la macchina". Un ordine restrittivo che non è servito a impedire il tragico gesto

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Alessandra Matteuzzi è stata uccisa barbaramente al termine di un vero e proprio agguato. Ne è convinta la sorella Stefania, che a Sky TG24 ha ricostruito gli ultimi drammatici istanti di vita della donna di 56 anni aggredita mortalmente ieri sera, alla periferia di Bologna, dall'ex compagno Giovanni Padovani, calciatore e modello già denunciato per stalking.

Gli episodi denunciati dalla vittima

Le due sorelle erano al telefono proprio perché lei, Alessandra, di lui aveva paura. "Era ossessivo", dice Stefania, "le faceva agguati non fisici, come staccarle le luce. Una volta si è arrampicato dalla finestra,  un'altra le ha danneggiato la macchina". Tutti episodi che la donna aveva già raccontato alle forze dell'ordine, al punto che su Padovani pendeva un ordine restrittivo di divieto di avvicinamento. Ma tutto questo non è bastato, perché l'uomo ha atteso la vittima per due ore prima di colpirla ripetutamente con un martello e altri oggetti. La donna è morta poche ore dopo essere stata portata in ospedale, Padovani è stato bloccato e arrestato per omicidio aggravato.