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L'italiano Kevin Chiappalone: "Non sono un mercenario, combatto per l'Ucraina"

Cronaca
©Ansa

"Non sono un mercenario. Sono un militare regolare che sta combattendo per la democrazia. Sin da quando sono giunto in Ucraina, mi sono unito ai ranghi della Legione Internazionale, che è completamente integrata all'interno dell'Esercito Ucraino" spiega il giovane ligure indagato per la sua attività nel conflitto

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"La Legione Internazionale è integrata all'esercito ucraino. Sto servendo sotto le Forze Armate Ucraine e di conseguenza sono un legittimo combattente ai sensi della Convenzione di Ginevra. Ho sentito che è stata avviata un'indagine nei miei confronti, nella quale qualcuno sostiene che io sia un mercenario. Questa interpretazione è contraria al Diritto Internazionale. Sarebbe uno scandalo essere perseguito sotto queste circostanze che rientrano totalmente nella legalità". Sono queste le parole di Kevin Chiappalone per difendersi dalle accuse. Lo studente genovese di 19 anni arruolato in Ucraina e indagato dalla procura di Genova perché ritenuto un mercenario, ha scritto questo messaggio per poi affidarlo a Giulia Schiff, altra italiana combattente in Ucraina.

 

La legge punisce gli italiani che combattono per conto di Stati stranieri

Chiappalone rischia dai 2 ai 7 anni di carcere per essersi arruolato nella Brigata Internazionale ucraina per combattere contro la Russia nel Donbass. Indicato come simpatizzante di Casapound, Chiappalone aveva annunciato in un’intervista a Panorama nel marzo scorso che sarebbe andato a combattere dopo aver sentito Vladimir Putin parlare di «denazificare» il Paese. Kevin è finito nel registro degli indagati in base a una legge del 1995 che punisce gli italiani che partecipano a un conflitto armato per conto di Stati stranieri. La madre Tiziana Chiappalone e il padre Filippo Moramarco hanno raccontato che “Kevin è una brava persona, non sta facendo male a nessuno. Ha le sue idee, certo di destra, ma è andato ad aiutare l’Ucraina, non l’invasore russo. È dalla parte giusta e qui non è una questione di destra o sinistra, visto che fra ucraini e russi tutto è mischiato, trovi da una parte e dall’altra gente di ogni idea politica”. 

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