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Scuola, Bianchi a Sky TG24: "Nessuna intenzione di smantellare quella pubblica"

Cronaca

Il ministro dell’Istruzione nel giorno dello sciopero nazionale: “Adesione al 12% è un dato politico”. E sul decreto: “Non solo questo è un provvedimento che non va a smantellare la scuola ma, anzi, ribadisce l'esistenza di quella pubblica”

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"Non solo questo è un provvedimento che non va a smantellare la scuola pubblica ma anzi, esattamente ribadisce l'esistenza della scuola pubblica e per fare questo la formazione degli insegnanti viene affidata a tutta la struttura, che sono le nostre università, gli enti che già fanno questo, e la scuola di alta formazione ". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, a Sky TG24.

Il ministro ha poi risposto a una domanda sull’adesione allo sciopero nazionale, data al 12%: "Noi abbiamo i nostri dati ma ho un grandissimo rispetto dei sindacati e delle rappresentanze. Anche io ho visto questo dato ma al di là del numero c'è un significato politico". 

Le polemiche sui tagli

"Credo che la lettura dei testi effettivi sarebbe utile in questo momento", ha poi detto Bianchi, rispondendo ai sindacati che sostengono che il decreto legge 36 nella parte relativa alla scuola taglia risorse agli insegnanti e sopprime circa 12mila posti. "Forse va letto meglio - ha spiegato Bianchi - il provvedimento dice che dal 2026-27 in avanti in presenza di una forte riduzione degli studenti, in realtà l'aggiustamento sarà di 2mila insegnanti all'anno anziché di 130mila, bisogna fare sempre il confronto con la situazione che si ha di fronte".

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“Avremo 1 milione e 400mila bambini in meno”

"Ci sarà 1 milione e 400mila bambini in meno nelle nostre classi ma noi - ha insistito - vogliamo dedicare più risorse e più attenzione proprio ai docenti. Forse il provvedimento va letto meglio". "L'altra cosa che occorre precisare - ha aggiunto ancora - quando i sindacati dicono che queste cose vanno trattate con il sindacato, io dico che sono d'accordo tanto è vero che nel dl diciamo che per tre volte si dice che la materia viene rimandata alla contrattazione sindacale. Quindi anche su questo io ho l'impressione che ci siano state letture un po' affrettate" ha concluso. 

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