Il commissario straordinario fa sapere che nella "prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi". Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle D'Aosta le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione
La prossima settimana Pfizer invierà in Italia 165mila dosi in meno di dosi del vaccino rispetto a quanto programmato. Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta sono le uniche regioni che non avranno tagli nella distribuzione. L'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto con circa 25mila dosi sono le regioni più penalizzate, poi il Lazio con 12 mila la Puglia con 11.700. Lo fa sapere l'ufficio stampa del commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, in un comunicato. Pfizer si legge ha "unilateralmente redistribuito le dosi da consegnare ai 293 punti di somministrazione sul territorio italiano. Di conseguenza, e in modo del tutto arbitrario", nella "prossima settimana a fronte delle 562.770 dosi previste, verranno consegnate 397.800 dosi". (COVID-19, AGGIORNAMENTI - SPECIALE).
"Ridotte del 29% le fiale destinate all'Italia"
La Pfizer - si legge nella nota dell'ufficio stampa del commissario straordinario - ha comunicato, senza alcun preavviso, nel pomeriggio di venerdì 15 gennaio, che avrebbe unilateralmente ridotto le fiale destinate all'Italia nel corso della prossima settimana del 29%. "L'arbitraria distribuzione decisa dall'azienda, non condivisa né comunicata agli uffici del Commissario - prosegue il comunicato - produrrà un'asimmetria tra le singole Regioni, con una differente riduzione delle consegne e con sei Regioni che non subiranno alcuna riduzione".
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Fedriga: "In Fvg taglio del 54%, è inaccettabile"
Tra le regioni più penalizzate, invece, c'è anche il Friuli Venezia Giulia che, segnala il governatore Massimiliano Fedriga, ha "subito un taglio del 54%" delle dosi di vaccino Pfizer per la prossima settimana, un taglio superiore rispetto a quello subito da altre regioni. "Ci sono Regioni in cui non c'è nessun tipo di riduzione di fornitura, altre come la nostra, il Trentino Alto Adige e il Veneto, che hanno un taglio superiore al 50%", ha ribadito Fedriga. "E' inaccettabile: penso serva un riequilibrio, dove il taglio venga spartito in modo equanime nel Paese", ha detto il presidente del Fvg. "Ho sentito Pfizer ieri - ha aggiunto - mi dicono che dalla settimana successiva si dovrebbe tornare alla fornitura normale, ma se non abbiamo certezze il rischio è che oggi pomeriggio dovremmo decidere di rallentare la campagna vaccinale".
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