
Covid, l'Italia torna a colori diversi dopo l'Epifania. Allo studio anche una zona bianca
Il governo prepara il calendario delle nuove restrizioni dal 7 al 15 gennaio, che saranno probabilmente contenute in un provvedimento ponte prima di un nuovo Dpcm da far entrare in vigore dal 16 gennaio. Possibile la proroga del divieto di spostamento tra le regioni e la zona rossa per il weekend 9-10 gennaio. Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini propone una zona bianca per le Regioni con gli indicatori migliori che consentirebbe di aprire teatri, cinema e musei

Dopo la Befana due giorni in zona gialla, poi nel weekend del 9 e 10 gennaio di nuovo zona rossa e da lunedì 11 gennaio fino al 15, con l'arrivo di un nuovo Dpcm, il ritorno della suddivisione in zone "colorate". Sembra essere questo lo scenario che si profila per la nuova stretta dopo il 6 gennaio, quando scadrà il decreto natalizio. Con la novità allo studio di una zona bianca, nelle Regioni con gli indicatori migliori, che permetterebbe l'apertura di cinema, teatri, palestre
Scuola, aperte le iscrizioni 2021/2022. Ma è polemica sul rientro il 7 gennaioNella serata del 3 gennaio si è tenuto un vertice tra il Governo e le Regioni per illustrare le ipotesi sulle misure che saranno introdotte dal prossimo 7 gennaio, alla scadenza del decreto di Natale
Covid, in Italia 118mila vaccinati: a che punto sono le singole regioni. I DATIIl governo dovrebbe delineare misure e divieti in un provvedimento ponte valido dal 7 al 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell'ultimo Dpcm, e prima dell'approvazione di un nuovo Dpcm valido a partire dal 16 gennaio
Impianti sciistici, dagli skipass alle funivie: le nuove regole per poter riaprireTra il 7 e il 15 gennaio potrebbe essere prorogato il divieto di spostamento tra le regioni, che rimarrebbe in quella settimana consentito solo per ragioni di necessità
Coronavirus, la situazione in Italia: grafici e mappe7-8 GENNAIO - Dopo la Befana, per due giorni tutta Italia potrebbe tornare gialla. Una decisione ancora da confermare in via definitiva e che potrebbe consentire di riaprire le scuole con almeno il 50% della didattica in presenza, anche se a riguardo restano ancora molti dubbi e incertezze per il timore che possa favorire un aumento dei contagi
Lo speciale coronavirusL'8 GENNAIO NUOVO MONITORAGGIO - L'8 gennaio è anche il giorno del nuovo monitoraggio settimanale: in base ai dati emersi il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà la nuova ordinanza per assegnare a ogni regione la fascia di rischio. Alcune Regioni potrebbero cambiare colore. Il passaggio effettivo alla nuova fascia di assegnazione avverrà l'11 gennaio
9-10 GENNAIO - Poiché il passaggio ai nuovi colori avverrà l'11 gennaio, resta da definire cosa accadrà il weekend del 9 e 10 gennaio. Il ministro Speranza, dopo il vertice con le Regioni, ha spiegato che si valuta "l'ipotesi di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti"
11-15 GENNAIO - Dal lunedì successivo, 11 gennaio, ritorna la classificazione delle regioni in fasce di rischio con la suddivisione in zone colorate
Come detto, a essere decisivi saranno i dati della cabina di regia per il monitoraggio delle regioni, in arrivo l'8 gennaio. A rischio sono in sei (Calabria, Liguria, Veneto, Basilicata, Lombardia e Puglia) con l’indice di trasmissione Rt sopra o pari a 1. Se passasse la linea della revisione dell'Rt, sarebbero a rischio immediato di zona arancione o addirittura in proiezione verso quella rossa
ALLO STUDIO UNA ZONA BIANCA - Dal 15 gennaio potrebbe esserci anche la novità della "zona bianca", proposta del ministro della Cultura Dario Franceschini. In questa zona rientrerebbero le regioni con gli indicatori migliori, dove potrebbero riaprire musei, teatri, sale da concerto e cinema. Nella zona bianca scomparirebbe il limite di orario per bar e i ristoranti e riaprirebbero anche piscine e palestre
Intanto il governo ha già deciso per il rinvio della riapertura degli impianti sciistici. Il ministro Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che rimanda di 11 giorni la fine del blocco alle piste da sci, a causa del nuovo aumento di contagi. Fino al 18 gennaio, quindi, gli impianti rimarranno chiusi