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Coronavirus, ambasciata Cina: "Basta aggressioni ai cinesi in Italia"

Cronaca

A lanciare l’appello è il dottor Zhang, che ha accompagnato i 20 turisti dimessi dallo Spallanzani: “Vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia. Insulti e minacce non sono tollerabili”

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"Nella comunità cinese si sta diffondendo il panico. Non per l'epidemia di coronavirus, ma per la sicurezza”. A dirlo è il dottor Zhang dell'ambasciata cinese in Italia, che ha accompagnato i 20 turisti dimessi questa mattina dallo Spallanzani (ULTIMI AGGIORNAMENTI - MAPPA ANIMATA DELLA DIFFUSIONE - GLI EVENTI ANNULLATI NEL MONDO). “Ci sono state aggressioni verso cinesi in Italia, non turisti, ma comunità cinese. Vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia, di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili. E' l'appello che voglio lanciare”, il suo monito. (LA NAVE WESTERDAM APPRODA IN CAMBOGIA - A WUHAN MEDICI EROI SENZA TUTE E MASCHERINE)

Dimessi 20 turisti dallo Spallanzani

Questa mattina sono stati dimessi dall'ospedale Spallanzani di Roma i 20 turisti cinesi che facevano parte della comitiva della coppia risultata positiva al Coronavirus. Sono stati in quarantena 14 giorni e sono sempre risultati negativi al test. Tra loro anche cinque minori.

L’ultimo episodio di razzismo a Torino

Le aggressioni e i gesti di razzismo continuano a spaventare la comunità cinese in Italia. L'ultima vicenda a Torino, dove una coppia di cinesi, di 25 e 28 anni, ha denunciato di essere stata aggredita e insultata come "portatrice di Coronavirus". I due, che lavorano in supermercato, hanno raccontato ai carabinieri di essere stati avvicinati da un paio di sconosciuti, dai quali si sono sentiti dire di "Voi siete il virus, andate via". E il ventottenne sarebbe anche stato picchiato. "Ci hanno tirato delle bottiglie di vetro e poi sono scappati su un'auto", hanno raccontato ai militari.

Le iniziative di solidarietà

A fare da contraltare a questi episodi, ci sono iniziative di impegno per contrastare l'ondata di paura e diffidenza che sta penalizzando le attività commerciali della comunità cinese, come quella nata in Sardegna dall'associazione 'Cinapiùvicina', che ha organizzato in un ristorante orientale una "Cena dell'amicizia", per sottolineare che a far più male in Italia, finora, sono stati i pregiudizi.