L'ultimo saluto alla conduttrice scomparsa dopo una dura malattia. A celebrare la messa Padre Maurizio Patriciello, simbolo della lotta nella Terra dei Fuochi
Il saluto della gente: "Ciao, guerriera"
Così uno dei partecipanti ha voluto salutare Nadia Toffa prima che il feretro lasciasse il Duomo di Brescia dove si sono celebrati i funerali. La gente ha risposto con un lungo applauso.
Don Patriciello: “Nulla va perduto di quello che hai lasciato”
Donna coraggio. Così don Maurizio Patriciello ha esortato a ricordare Nadia Toffa. "Come si fa a comprendere una ragazza bella che decide di parlare apertamente della sua malattia? Più terribile della malattia c'è solo la vergogna di essere malati - ha spiegato dal pulpito -. Negli ultimi giorni tutti sapevano che il suo silenzio significava la cosa peggiore. Lei ha avuto il coraggio di chiamare il cancro con il suo nome. Noi nella Terra dei fuochi non ne abbiamo il coraggio, la chiamiamo "la brutta malattia" perché abbiamo paura. Per Nadia la vita è stata vita fino all'ultimo respiro. Lei ha detto: "La preghiera è un abbraccio". Non dimentichiamolo, abbiamo il dovere di dirlo a tutto il mondo. Abbiamo il dovere di ricordare a tutti la sua lotta. Dobbiamo raccogliere quello che ha lasciato perché nulla di quello che ha lasciato, nulla vada perduto".
L'arrivo delle Iene
Il ricordo dei ragazzi dell'associazione "Arcobaleno nel cuore" di Taranto
L'ingresso del feretro in chiesa
Sulla bara una cravatta delle Iene
Prima dell'inizio dei funerali di Nadia Toffa nella cattedrale di Brescia l'ideatore delle Iene e autore tv Davide Parenti ha deposto sulla bara chiara la cravatta nera, simbolo della redazione delle Iene.
Don Patricello: “Amata per la tua sete di verità”
"Nadia era dalla parte dei deboli - ha detto dal pulpito don Maurizio -. Come Gesù è stata amata e odiata. Pagheremo la voglia di giustizia e verità come ha fatto Nadia, amata per la sua sete di verità. Hai saputo fare del tuo lavoro una missione".
L’arrivo del feretro accolto da un applauso
Un lungo applauso e poi il silenzio rispettoso. Così alle 10 e 25 piazza del Duomo di Brescia ha accolto il feretro di Nadia Toffa all'ingresso in cattedrale. Da tutta Italia sono arrivati a Brescia per salutare la conduttrice. In chiesa c'è chi è arrivato in autobus anche dalla Puglia, da Taranto, viaggiando per tutta la notte. "Siamo qui - hanno detto in piazza - per rendere omaggio all'onestà di Nadia che ci ha insegnato a lottare a testa alta senza paura". Tra migliaia di persone comuni anche tanti colleghi.
L'arrivo del feretro nella cattedrale di Brescia
Ragazzi di Taranto con t-shirt “Esco pazzo per te”
Ci sono anche gli amici del minibar di Tamburi, quartiere di Taranto in cui c'è l'Ilva a salutare Nadia Toffa. Davanti al Duomo di Brescia, dove saranno celebrate le esequie officiate dal parroco di Caivano (Napoli), Maurizio Patriciello, indossano una maglietta con la scritta “jesche pacce pe te!”, in tarantino “Io esco pazzo per te”, che è il fulcro di un progetto benefico. Nadia conobbe i ragazzi del minibar in occasione di un suo servizio sull'Ilva. "Fu lei che vedendo quella maglietta che ebbe l'idea - raccontano - e, negli anni, siamo riusciti a raccogliere 700 mila euro e abbiamo aperto un reparto oncologico pediatrico. Senza di lei non sarebbe stato possibile”.
A celebrare la messa Padre Patriciello
La cerimonia nella cattedrale di Brescia inizierà alle 10:30. Per espressa volontà dei familiari, le telecamere non potranno entrare nella chiesa. La messa sarà celebrata da Padre Patriciello.