Incendio a Cosenza, tre morti. In cenere opere del filosofo Telesio

Cronaca

Ieri le fiamme in un edificio del centro storico. Corpi delle vittime ancora da recuperare. Al quarto piano era ospitata la biblioteca con gli scritti del filosofo e pergamene antiche. Per il proprietario è stata una "tragedia annunciata". VIDEO

Nell'incendio divampato ieri in un edificio del centro storico di Cosenza, in cui hanno perso la vita tre persone, sono andati in fumo anche scritti e pergamene antiche, comprese le opere del filosofo Telesio. Vigili del fuoco ancora al lavoro per mettere in sicurezza lo stabile e per recuperare i corpi delle vittime.

Le opere di Telesio

Tra gli antichi scritti distrutti dalle fiamme c'è la prima stampa del "De rerum natura iuxta propria principia", l'opera più importante del filosofo Bernardino Telesio. Al quarto piano dell'edificio, sopra l'appartamento incendiato, era infatti ospitata la biblioteca della famiglia Bilotti Ruggi D'Aragona, che con le proprie donazioni ha consentito l'apertura del Mab, il Museo all'aperto Bilotti. La famigia Bilotti è proprietaria dello stabile e dell'attiguo palazzo Ruggi D'Aragona, comunicante con quello incendiato attraverso il quarto piano. Distrutti anche manoscritti e pergamene originali di Telesio, Parrasio, Quattromani e Bernardino Bombini, oltre a 8 pergamene originali del '400 su Cosenza scritte in gotico.

Cadaveri ancora non recuperati

I corpi delle tre persone morte tra le fiamme non sono ancora stati recuparati. Dall'appartamento esce ancora fumo e prima di poter intervenire i vigili del fuoco devono aspettare che ci siano le condizioni di sicurezza per operare. Devono aspettare in particolare che defluisca l'acqua usata per spegnere le fiamme e che ha impregnato le strutture in legno dei solai.

Le tre vittime

Le vittime non sono state ancora identificate con certezza. I tre occupavano abusivamente l'appartamento da alcuni anni e vivevano in condizioni disagiate. Tutti e tre erano disabili per problemi mentali e in passato erano stati sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio. Erano già noti alle forze dell'ordine perché protagonisti di liti e risse dovute all'assunzione di alcool.

Aperta inchiesta

L'incendio è scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri, in maniera violenta, forse per una fuga di gas da una bombola, ma sulle cause sono ancora in corso accertamenti. La Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato un'inchiesta affidata al pm Emanuela Greco. 

"Tragedia annunciata"

"La città perde tutto il suo patrimonio culturale. Parliamo di quadri, mobili, ma soprattutto dei manoscritti e delle pergamene originali di Telesio, Parrasio e Quattromani". Così, piangendo, Roberto Bilotti interpellato dall'ANSA. Il proprietario della residenza Ruggi d'Aragona e del palazzo dove è scoppiato un incendio parla di "tragedia annunciata, denunciata da otto anni". "La giustizia non ha fatto nulla e oggi Cosenza piange tre vittime e perde 500 anni di storia", dice. "Ho chiesto la tutela del mio patrimonio, di cui mi sentivo custode, perché era il patrimonio dei cosentini, ma anche di queste tre persone che meritavano di essere protette e aiutate. Più volte ho denunciato l'accensione di fuochi all'interno dell'appartamento senza le dovute cautele, perché gli occupanti dovevano riscaldarsi, e segnalato tante situazioni di disagio, ma sono cadute nel vuoto". "Oggi - conclude - guardo questa scena apocalittica e non posso che piangere e dire che tutto ciò poteva essere evitato".

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