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G7 Taormina: compromesso sui migranti, questione sospesa sul clima

Cronaca

Nella bozza, i leader chiedono di garantire "migrazioni sicure, ordinate e legali". Firmata la dichiarazione contro il terrorismo, Gentiloni: dai leader richiesta a impegno degli Interrnet provider

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Segnali di intesa, ma ancora molto lavoro da fare. Questo, in estrema sintesi, quanto emerge dal tavolo al quale siedono i 7 Grandi della terra (LO SPECIALE). C’è la firma sulla dichiarazione contro il terrorismo (LA SCHEDA), una mediazione (da molti definita al ribasso) sul nodo migranti e si registra uno stallo sul clima. E’ il giorno di Taormina che, tra imponenti misure di sicurezza, accoglie i leader impegnati a trovare un accordo su temi che vanno dalla sicurezza alla politica estera. “Non sarà un confronto semplice, ma chiediamo risultati” afferma il premier Paolo Gentiloni impegnato a fare gli onori di casa (FOTO). E aggiunge: “La discussione diretta oggi porta a punti in comune su cui si può lavorare”. E alcune indiscrezioni iniziano a trapelare.

Uniti contro il terrorismo

Il primo punto fermo del vertice è la firma apposta alla "Dichiarazione di Taormina" con la quale i 7 si impegnano a combattere il terrorismo. Lotta senza quartiere passando dagli impegni alle azioni perché l'attentato di Manchester ha dimostrato che bisogna raddoppiare gli sforzi. Contrasto al cattivo uso di internet e appello ai social media perché vigilino sui contenuti a rischio. Sono questi alcuni dei principali passaggi del documento diviso in 15 punti. Tra le altre azioni si chiede di tagliare i canali di finanziamento ai terroristi ed esaltare e promuovere il ruolo cruciale della cultura. Infine di contrastare la povertà e lavorare per l'inclusione sociale.

Un documento di sei pagine

Più in generale, a Taormina si lavora a un documento finale “snello”: solo 6 pagine contro le 30-40 che hanno caratterizzato finora le conclusioni dei precedenti vertici. Il comunicato dovrebbe poi essere accompagnato da una dichiarazione, allegata, sulla lotta al terrorismo. Tema caro a tutti, come dimostra il tweet di Donald Trump che ha inizio lavori si è detto “pronto a impegnare i leader del G7 su molte questioni come crescita economica, terrorismo e sicurezza”.

Compromesso sui migranti

Altro tema importante, quello dei migranti sul quale sarebbe “stato raggiunto un buon compromesso: si riconosce l'approccio globale alla questione, anche a lungo periodo con il coinvolgimento dei paesi di origine e la responsabilità condivisa". Questo, in estrema sintesi, quanto spiegano fonti diplomatiche italiane che seguono il dossier. La discussione vera e propria al tavolo del G7 "ci sarà domani", 27 maggio, ed è "ovvio si continui a lavorare sui due paragrafi" ad hoc del testo finale, ma "non ci sono problemi" con gli americani, che hanno chiesto maggiore attenzione alla sicurezza.

Tutelare deboli ma ok controlli e tetti

"Nel rispetto dei diritti umani di tutti i migranti e profughi", si legge nella bozza, "riaffermiamo il diritto dovranno degli Stati di controllare le proprie frontiere e fissare chiari limiti ai livelli di immigrazione, come elementi chiave per la sicurezza nazionale e il benessere economico". Un linguaggio che sembra però riflettere le posizioni più dure sui migranti portare avanti da Donald Trump, che ha avviato la costruzione di una barriera con il Messico, e dalla premier britannica, Theresa May.

Clima, questione sospesa

Rimane in sospeso, invece, la questione dell'accordo di Parigi sul clima (COSA PREVEDE), firmato dall'amministrazione Obama e ora "sotto revisione" da parte di quella Trump. "Gli Stati Uniti hanno confermato di avere in corso una riflessione sull'accordo di Parigi", sono le parole del presidente del Consiglio: "Ci auguriamo che questa riflessione porti a conclusioni positive nelle prossime settimane". 

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Sul clima, riferiscono fonti dell'Eliseo, "vorremmo un comunicato ambizioso, ma la linea della Francia è di non indebolire l'accordo di Parigi". E ancora: "C'è stata una discussione franca e diretta", ma "non c'è ancora un accordo" tra i leader. "La posizione di Macron - aggiungono le stesse fonti - è quella di essere esigente e convincente con Trump, ma non al prezzo di un indebolimento dell'accordo di Parigi". 

Lotta alla fame 

Nulla di fatto, per ora, sul versante "lotta alla fame”. I leader non hanno trovato "nessun accordo sulla lotta alla fame, nonostante la proposta della presidenza italiana. Lanciamo un appello last minute per un impegno del vertice in tema di sicurezza alimentare". E' quanto denuncia un cartello di ong, da Actionaid a Oxfam, da Save The Children a Global Citizen, a margine del summit di Taormina."Nel documento finale, che ci hanno mostrato gli sherpa, troverete solo un appello generale ad aumentare le risorse, ma nessuno stanziamento", ha detto Roberto Sensi di Actionaid. "Sono lontani i tempi del G8 dell'Aquila, quando si decise di stanziare 22 miliardi in 3 anni, di cui 6,2 nell'immediato".