Addio alle “mucche di mare” in Cina: gli scienziati hanno dichiarato il dugongo “funzionalmente estinto” dal Paese asiatico dopo una ricerca condotta lungo le coste cinesi. L’ultimo avvistamento risaliva al 2008
Nel 2007 in Cina si era parlato della probabile estinzione del delfino cinese del fiume Yangtze. Adesso un altro mammifero che popolava le acqua orientali è stato dichiarato “funzionalmente estinto”. Si tratta del dugongo, più noto come “mucca di mare” soprannome che si è guadagnato per via della sua mole importante e la sua struttura tozza e compatta. I dugonghi sono, o forse è il caso di dire erano, estremamente pigri e spesso poltrivano per ore galleggiando anche in gruppi composti da tre o quattro individui. Un tempo era facile vederli perché erano animali molto socievoli, ma l’ultimo avvistamento risale al 2008. Adesso dopo una ricerca condotta lungo le coste cinesi gli scienziati si sono arresi all’evidenza è hanno dichiarato l’estinzione funzionale. Ovvero che questa specie non gioca più un ruolo significativo nell'ecosistema in cui vive. Il dugongo era rientrato nella categoria di animali a rischio a partire dagli anni '70 del secolo scorso. Gli esemplari erano diminuiti a causa degli effetti devastanti delle attività umane: pesca, collisioni con le imbarcazioni e distruzione dell'habitat naturale sono tra le principali minacce che hanno fatto sparire i dugonghi dalle coste cinesi.
La ricerca dell'Istituto di Zoologia della Zoological Society di Londra
A condurre la ricerca è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'autorevole Istituto di Zoologia della Zoological Society di Londra, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Marine Mammal and Marine Bioacoustics Laboratory – Institute of Deep-sea Science and Engineering dell'Accademia Cinese delle Scienze, del Center for Ocean Mega-Science e del Dipartimento di Ecologia – Scuola di Biologia dell'Università Aristotele di Thessalonica (Grecia). Gli scienziati coordinati dai professori Samuel Turvey ed Heidi Ma, hanno condotto molteplici interviste e sondaggi con i pescatori che lavorano nelle acque davanti alle quattro provincie costiere meridionali della Cina, dove si trova (o meglio, dove si trovava) l'habitat naturale dei dugonghi nel Paese asiatico. La speranza era di trovare prove di avvistamenti recenti, ma dal 2008 nessuno ha più visto un dugongo.
leggi anche
Australia, koala "funzionalmente estinti": ne restano solo 80 mila
Effetto a catena sull'ecosistema
“Attraverso interviste, abbiamo raccolto informazioni preziose che in precedenza non erano disponibili per effettuare valutazioni basate sull'evidenza dello stato dei dugonghi nella regione”, ha dichiarato in un comunicato stampa la professoressa Heidi Ma. “Questo non solo dimostra l'utilità delle conoscenze ecologiche per comprendere lo stato di conservazione delle specie, ma ci aiuta anche a coinvolgere le comunità locali e a indagare sui possibili fattori che determinano il declino della fauna selvatica e sulle potenziali soluzioni per scongiurarlo”, ha aggiunto la scienziata. “La probabile scomparsa del dugongo in Cina è una perdita devastante. La loro assenza non solo avrà un effetto a catena sulla funzione dell'ecosistema, ma fungerà anche da campanello d'allarme, un promemoria che fa riflettere sul fatto che le estinzioni possono verificarsi prima che vengano prese misure efficaci di conservazione”, le ha fatto eco il professor Samuel Turvey.