In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Cop26, Usa e Cina: lavoriamo insieme per il successo della conferenza

Ambiente

l'inviato a Glasgow, Alberto Giuffrè

Svolta nei negoziati in Scozia. Pechino e Washington si impegnano a collaborare da subito. La Cina annuncia un piano per il taglio delle emissioni di metano

Condividi:

L’annuncio arriva a sorpresa. Quando tutti si chiedono come andrà a finire la Conferenza sul clima di Glasgow, Cina e Stati Uniti provano a indicare la via e fanno una dichiarazione congiunta: la cooperazione è l’unica via, dicono. Lavoriamo insieme per il successo della conferenza. L’inviato speciale per il clima di Pechino e quello di Washington spiegano che i due Paesi si impegnano per cercare di centrare gli obiettivi di Parigi. E di farlo, sottolineano, subito.

Da Pechino impegni su metano e deforestazione

Come si traduce tutto ciò in piani concreti: la Cina segue gli Stati Uniti e annuncia un piano per il taglio delle emissioni di metano, uno dei gas più potenti. Pechino si impegna anche a cooperare contro la deforestazione. Come sempre bisognerà vedere cosa accadrà in concreto ma la svolta arriva dopo 30 incontri avvenuti nel corso dell’ultimo anno. E dopo che prima Biden e poi Obama hanno rimproverato il presidente cinese di non essersi presentato in Scozia.

La bozza dell'accordo

Adesso bisognerà vedere tutto ciò come influirà sui negoziati. Le prime bozze del testo finale parlano per la prima volta di eliminazione del carbone e dello stop ai finanziamenti alle fonti fossili. E soprattutto sottolineano l’importanza delle azioni a breve termine. Perché se si vogliono centrare gli obiettivi del 2050 bisogna fare gli sforzi maggiori nei prossimi dieci anni. Sulla finanza climatica, cioè sui soldi da dare ai Paesi più poveri, ci sono intenzioni importanti ma ancora pochi strumenti per metterli in pratica. Insomma, molto nelle stanze dei negoziati, può cambiare. “Ci rimangono pochi giorni", sottolinea il primo ministro Boris Johnson: "E c’è ancora un grande lavoro da fare”.