L'opera scoperta nel giorno in cui il simbolo dell'Italia campione del mondo nell'82 avrebbe compiuto 68 anni. Il maxi ritratto, alto 60 metri, realizzato su una delle facciate della Torre Everest, il grattacielo più imponente del capoluogo berico
È stato "scoperto" nel tardo pomeriggio di oggi a Vicenza il murale dedicato a Paolo Rossi, scomparso prematuramente nel dicembre 2020, all'età di 64 anni. La data scelta per la cerimonia coincideva con il compleanno di 'Pablito': il maxi ritratto, alto 60 metri, è collocato in una delle facciate della Torre Everest, il grattacielo più imponente del capoluogo berico.
Il progetto, intitolato "Il mio nome è Paolo Rossi", porta la firma dall'artista brasiliano Eduardo Kobra ed è stato possibile grazie al lavoro di Wallabe, associazione che promuove l'arte, l'innovazione e l'inclusione, in accordo con l'azienda vicentina Imprendo, attiva nella consulenza in ambito ingegneristico e della sicurezza.
Alla cerimonia presenti Cabrini e Altobelli
L'immagine scelta per ricordare l'ex Pallone d'oro, trofeo che gli venne assegnato alla fine del 1982, è una sua esultanza in maglia azzurra, dopo uno dei gol segnati durante il trionfale Mondiale di Spagna. Nonostante la forte pioggia, alla partecipata cerimonia pubblica, oltre al sindaco Giacomo Possamai, era presente anche la moglie di Rossi, Federica Cappelletti, insieme ad Alessandro Altobelli e Antonio Cabrini, suoi compagni di squadra nella Nazionale campione del mondo nel 1982.