Parigi-Roubaix, van der Poel vince la “regina delle classiche”. Brutta caduta per Viviani
SportDopo il successo dell’anno scorso, l’olandese fa il bis nell’iconica corsa celebre per i suoi durissimi tratti in pavé. Il campione del mondo compie un’impresa epica attaccando a 60 km dal traguardo e facendo il vuoto alle sue spalle. La gara è stata segnata da diverse cadute: dopo una di queste il corridore italiano della Ineos Grenadiers è stato portato in ospedale, mentre Jonathan Milan si è ritirato
Mathieu van der Poel ha vinto l’edizione 2024 della Parigi-Roubaix. Il ciclista olandese ha realizzato un’impresa d’epica, staccando tutti quando mancavano 60 km al traguardo e facendo il vuoto alle sue spalle. Il campione del mondo sia su strada sia nel ciclocross, al termine di 259 chilometri di battaglia, dei quali 55,7 di pavé, suddivisi in 29 settori, ha così fatto il bis nella corsa regina delle classiche, dopo il successo dello scorso anno. Van der Poel è anche il primo, dal 1962 (quando ci riuscì il belga Rik Van Looy) a oggi, a vincere Fiandre e Roubaix nello stesso anno indossando la maglia iridata. Al secondo posto, staccato di 2'57" da van der Poel, si è piazzato un altro corridore dell'Alpecin Deceuninck, il belga Jasper Philipsen che quest'anno ha vinto la Milano-Sanremo, e oggi ha regolato allo sprint il gruppetto dei tre più immediati inseguitori del campione del mondo. Curiosamente, anche l'anno scorso van der Poel e il suo compagno di squadra belga avevano fatto primo e secondo alla Parigi-Roubaix.
La cronaca della corsa
L'olandese Dylan van Baarle, vincitore qui due anni fa, all’ultimo ha deciso di non partire nella regina della classiche a causa di una indisposizione. Un’ennesima defezione per la Visma-Lease, che non ha potuto schierare alla partenza di Compiegne due aspiranti al successo come Wout Van Aert, gravemente infortunato in una caduta dieci giorni fa, e Matteo Jorgenson. A pochi chilometri dal via c’è stata una brutta caduta: Elia Viviani è stato portato via in ambulanza e Jonathan Milan si è ritirato. Anche un altro italiano, Alberto Bettiol, è finito a terra ma ha deciso di continuare la corsa. Il gruppo ha tirato su ritmi incredibili, andando a riprendere vari tentativi di fuga. La temuta Foresta di Arenberg è stata affrontata davanti da van der Poel, Mads Pedersen e Philipsen (questi due hanno entrambi forato). In testa sono rimasti circa una trentina di corridori. Ai 60 km dall’arrivo, nel settore numero 13 Orchies, ha attaccato van der Poel. L’olandese è volato via facendo il vuoto sugli inseguitori. Ai 20 dal traguardo van der Poel viaggia a 2 minuti e mezzo di vantaggio su Pedersen, Kung, Philipsen e Politt. Il fenomeno di Kapellen è entrato nel Vélodrome di Roubaix, tradizionale luogo dove si conclude la gara, con quasi 3 minuti di margine e può godersi questa ennesima impresa della sua carriera.
L'ordine di arrivo dei primi 10 corridori
Ecco l'ordine di arrivo delle prime posizioni: 1) Mathieu van der Poel in 5h25'58" (media 47,5 km orari); 2) Philipsen a 3'00"; 3) Pedersen s.t.; 4) Politt s.t.; 5) Kung a 3'15"; 6) Vermeersch a 3'47; 7) Pithie a 3'48"; 8) Van Dijke a 4'45"; 9) Meeus a 4'47"; 10) Waerenskjold s.t.