Fanno discutere le parole alla Gazzetta dello Sport del responsabile dell’area tecnica del Milan, a pochi giorni dalla conquista del tricolore: “Io e Massara siamo in scadenza di contratto e non siamo stati ancora chiamati”
Sono passati appena 5 giorni dalla conquista dello scudetto, ma al Milan già si pensa al futuro. Un futuro ancora incerto, sul quale pesano le notizie che arriveranno dagli Stati Uniti, dove in questi giorni si definirà il passaggio di proprietà tra il fondo Elliott e il gruppo RedBird. Un passaggio che sarà decisivo anche in ottica sportiva, visto che il mercato in entrata e in uscita dipenderà anche da quello. E sul quale ora si aggiungono le parole di Paolo Maldini, tutt’altro che tenere. “Mi piace essere una sorta di garanzia per il tifoso milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un'idea vincente”, ha detto il responsabile dell’area tecnica dei rossoneri in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
La stoccata alla società e a Gazidis
A far discutere sono anche le parole relative al suo contratto e a quello del Ds Frederic Massara, entrambi ritenuti artefici della rinascita del Milan. “La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene. Io e Massara siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato - dice Maldini - Per il percorso fatto e la vicenda Rangnick trovo poco rispettoso che l'amministratore delegato (Ivan Gazidis, ndr) ed Elliott non si siano neppure seduti a parlare, dico solo a parlare”. Parole già destinate a fare rumore.