Paralimpiadi, Bebe Vio: oro speciale, ho rischiato di morire per infezione da stafilococco
SportLa campionessa veneta dopo il trionfo nel fioretto: "È un miracolo che io sia qui, questa medaglia pesa molto di più di quello di Rio"
"È un miracolo che io sia qui e questo oro pesa molto di più di quello di Rio. Ad aprile ho avuto un'infezione da stafilococco talmente grave che si prospettava l'amputazione del braccio sinistro e addirittura la morte". Questa la confessione di Bebe Viodopo il trionfo nel fioretto alle Paralimpiadi di Tokyo, dove ha nuovamente conquistato il gradino più alto del podio. L'atleta veneta ha così spiegato anche la sua decisione di non gareggiare nella sciabola (IL MEDAGLIERE COMPLETO).
"Devo ringraziare l'ortopedico"
"È stato un miracolo e per questo devo ringraziare l'ortopedico che mi ha operato, si chiama Accetta, e tutto lo staff che mi ha aiutato a prepararmi. Un'impresa che sembrava impossibile. Ecco perché ho pianto tanto", ha aggiunto la campionessa. Vio ha spiegato che questa seconda medaglia d'oro è molto diversa da quella conquistata a Rio. In Brasile "è stata l'emozione della prima volta" mentre a Tokyo non era nemmeno sicura di partecipare. Dopo l'infezione, infatti, ha spiegato che "neanche era" scontato "tornare a tirare. Abbiamo preparato tutta l'Olimpiade in due mesi. Quindi è stata veramente tosta".