Pechino Express, gli Spettacolari: “Usciamo con una canzone e uno spettacolo nuovi"

Ora torneranno alla loro vita di tutti i giorni, fatta di canzoni, teatro, battute, e di un amore che li lega da anni e che ha dato vita a Nina. L’avventura a Pechino Express di Federica Camba e Gianluca “Scintilla” Fubelli, gli Spettacolari, è stata breve ma intensa, una autentica altalena che li ha portati a un passo dalla vittoria nella prima tappa, chiusa al secondo posto dietro i “Magici”, e poi all’eliminazione nella seconda. Eppure di rimpianti non ne hanno, solo il dispiacere per un’eliminazione precoce e inattesa. Ma anche tante emozioni, ricordi e insegnamenti nel bagaglio di questa esperienza. Cosa vi ha spinto a partecipare a Pechino Express? Federica Camba: Noi siamo sempre stati due viaggiatori in solitaria, stile zaino in spalla, tra i tanti io ho visitato la giungla del Borneo Malese, lui la Patagonia, quando ci hanno chiesto di partecipare a Pechino è stato un invito a nozze! Poter condividere un’esperienza così forte era da sempre un nostro sogno Gianluca Fubelli: La voglia di un’avventura pazzesca e poi siamo sempre stati innamorati del programma! Vi aspettavate di uscire così presto e cosa pensate vi abbia penalizzato? FC: Una doccia fredda dopo il primo posto della prima puntata! Il malus ci ha fatto partire tardi e non riuscivamo a trovare passaggi, io mi sono anche fatta male a un piede, insomma tante cose non sono girate. GF: Non ce lo aspettavamo assolutamente soprattutto dopo aver praticamente vinto la prima tappa. Il malus ci ha sicuramente molto penalizzati. Cosa vi siete portati a casa? FC: Innanzitutto un’esperienza indimenticabile a livello umano e di coppia! E poi Pechino ci ha fatto due grandi regali! Siamo tornati con una nuova canzone e un copione teatrale scritto per strada! GF: Sì, mentre io russavo lei scriveva “Occhi di Uragano”, tra l’altro ispirata da me, e dal nostro amore così travolgente, e invece durante la gara abbiamo ulteriormente riconfermato questa nostra attitudine alla leggerezza, al sorriso, alle battute e ci siamo ritrovati con un copione teatrale scritto per strada! Requisiti indispensabili per affrontare una sfida come Pechino Express? FC: Voglia di avventura e tante salviette umidificate! GF: La preparazione atletica!!! Su di me ha fatto la differenza!!! Quale vostro lato caratteriale vi ha aiutato di più? FC: Beh insieme sicuramente la forte compatibilità che abbiamo, personalmente sorriso e tenacia. GF: La leggerezza e la determinazione di voler battere i nostri limiti. Avete scoperto nell’altro qualche nuovo aspetto della rispettiva personalità? FC: Io ho visto in lui degli occhi molto più accesi, la voglia di vincere ma con sé stesso, la non pigrizia che non avevo mai conosciuto! GF: Lei è una leonessa ma con una sensibilità incredibile, dolce e forte, una che ci mette tutta sé stessa… niente che non conoscessi già! E poi mi fa ridere! Quali sono i compagni di viaggio con cui avete legato maggiormente e perché? FC: Un’esperienza così intensa ti lega inevitabilmente alle persone che la vivono con te, poi come nella vita ci sono le empatie personali, come con i Primi ballerini, o i Medagliati, ma davvero un po’ con tutti. GF: Tutti!!! Ma Yuri e Antonio mi fanno davvero ridere, sai ridere in quelle condizioni di stanchezza, gara, fame! Non è facile. Il ricordo indelebile? FC: Quando sono entrata in una casa e ho visto un neonato su un’amaca in mezzo a tanti bambini in tre metri quadri. Era minuscolo avrà avuto una settimana di vita, mi ha emozionata tantissimo vederlo in quel contesto e pensare al suo futuro… GF: La bontà delle persone che vivono in povertà ma cercano di aiutarti dandoti tutto quello che hanno è qualcosa che mi ha colpito profondamente. L’aneddoto più divertente che non dimenticherete di questa vostra avventura? GF: Beh ce ne sono stati parecchi! Vedere mia moglie mangiare e vomitare contemporaneamente mi ha fatto capire che d’ora in poi posso cucinare davvero qualsiasi cosa senza essere giudicato!!! FC: Nella prima prova della prima puntata lui doveva entrare in mare con una corda che aveva un moschettone per agganciare il tesoro, peccato che dopo un bel po’ che stava in acqua si sia reso conto di non aver portato con sé nessuna corda! E poi col fiatone non riusciva ad andare giù!!! Era lo spirito del divano che lo richiamava a sé! Qualche rimpianto? FC: Nessuno, abbiamo vissuto questa esperienza fino in fondo dando del nostro meglio! GF: Avrei potuto rinunciare alla palestra prima di partire! A parte gli scherzi, ci è ovviamente dispiaciuto uscire così presto, ma nessun rimpianto. Per quale coppia tifate? FC: Ma si può dire?! Non si può! GF: Sì, si può dire: per tutte! Per Flaubert “Viaggiare rende modesti. Ci mostra quanto è piccolo il posto che occupiamo nel mondo”, siete d’accordo? E qual è il luogo in cui vi siete sentiti così “piccoli”? GF: Un viaggio come questo ti mette a contatto con delle realtà che inevitabilmente ti fanno rimettere nel giusto posto le priorità della vita, sicuramente il viaggio di per sé porta questa consapevolezza, siamo formichine in un tutt’uno meraviglioso FC: Non esiste viaggio che si possa chiamare tale se non torni almeno un po’ cambiato rispetto alla partenza e questo è il grande tesoro del viaggiare, vedere la maestosità del mondo e della vita in sé e ridimensionare le proporzioni. A volte non ci rendiamo conto di quanto tempo perdiamo su cose davvero poco importanti. Meta del vostro prossimo viaggio? FC: Mi piacerebbe far visitare a Nina e Gianluca il Madagascar. È un posto incredibile. GF: Vorrei continuare il Cammino di Santiago, un’altra tappa. E poi tornare a Pechino Express ogni anno!

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