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Chi è Davide, tra i finalisti di MasterChef 9

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Primo finalista della nona edizione di “MasterChef”, Davide Tonetti ha lasciato un lavoro da manager per fare il papà a tempo pieno

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Il percorso di Davide a “MasterChef 9” è passato un po’ in sordina. Timido, chiuso e riservato, non è stato tra i protagonisti di questa edizione. O, meglio, non lo è stato sino alle fasi finali, quando si è invece trasformato in un temibile avversario.

Ma chi è per davvero Davide Tonetti?

Davide Tonetti, la vita prima di “MasterChef”

Trentunenne originario di Samarate (Varese), Davide Tonetti vive a Trieste. Alle selezioni di “MasterChef 9” si è presentato come disoccupato e come papà a tempo pieno, ma la realtà è un po’ diversa: è infatti un disoccupato per scelta, che ha deciso di lasciare il lavoro di manager in un’importante casa di moda per stare più vicino alla famiglia. Quella professione, infatti, lo costringeva a viaggiare moltissimo, specie in Estremo Oriente (ha collezionato oltre 50 trasferte in Giappone!). E sono proprio quei viaggi ad influenzare oggi la sua cucina.

Per lui, cucinare è una passione enorme. «Una passione nata fin da piccolo. Amavo molto mangiare ed ero parecchio rotondo, poi da quando a 22 anni mi sono trasferito a vivere da solo ho iniziato a cucinare tutti i giorni e lì è sfociata la mia passione. Ora ritengo che la cucina sia ciò che andrò a fare io nel futuro. Un qualcosa che fin da piccolo ho desiderato fare ma che ho messo da parte per il lavoro che facevo, però adesso che ho chiuso quel capitolo è il momento ideale, e “MasterChef” è la miglior possibilità di crescita personale», ha dichiarato.

Il suo sogno? Trasformare una cascina del basso colle friulano in un ristorante con bed&breakfast, insieme ad un amico di Copenaghen.

Davide Tonetti, il percorso a “MasterChef 9”

Cordiale, educato ma molto determinato, Davide Tonetti è entrato a “MasterChef 9” con tre sì: Locatelli ha definito il suo piatto “da gallo”, rifacendosi al gergo dei paninari degli anni Ottanta. La sfida per entrare nei Top 20, poi, l’ha passata al primo colpo: agli occhi dei giudici, la sua pasta fresca è apparsa perfetta.

Sebbene alcuni piatti non abbiano convinto a pieno i giudici (come il risotto taleggio e pancetta, suggeritogli dalla moglie), Davide ha raccolto nel corso del programma straordinari successi. Su tutti, la vittoria dell’esterna “più importante”, quella andata in scena nel ristorante tre stelle Michelin dello chef Yannick Allèno a Parigi. Qui, nonostante la volontà di Marisa di metterlo in difficoltà con gli antipasti (aveva infatti una sola ora a disposizione, e Davide non è mai stato tra i più veloci), ha incassato i complimenti dello chef. Guadagnandosi la finale.

Accusato dagli altri concorrenti, specie da Maria Teresa, di non essere abbastanza umile né talentuoso, è stato anche ripreso da Giorgio Locatelli. Che lo ha ammonito: «Un cuoco che non è generoso non sarà mai un cuoco». Salita Maria Teresa in balconata, a differenza dei suoi compagni, Davide non l’ha infatti abbracciata ma le ha solo stretto la mano. Del resto, la sua competitività lui non l’ha mai nascosta.

Giovedì 5 marzo alle 21.15 su Sky Uno scopriremo chi sarà il vincitore della nona edizione di MasterChef Italia.

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