Ecco cos’è esattamente una startup, ormai protagonista di tanti modelli di business per le nuove imprese. Nonché protagonista di B Heroes, la docu-serie in 15 puntate in onda su Sky Uno a partire dal 25 marzo che si rivelerà un vero e proprio viaggio dentro il mondo delle startup italiane. Aspettando di conoscere questa fetta di mercato ormai notevole, vi spieghiamo qui cos’è una startup
Se ne sente parlare di continuo ma in pochi sanno esattamente cosa sia una startup.
Ormai protagonista assoluta delle economie emergenti, prima donna in quel paradiso tecnologico che è la Silicon Valley e sulla bocca di tutti coloro che si interessano di innovazione ad ampio spettro, la startup è ormai la veste numero uno con cui qualsiasi grande idea si presenta al mondo.
Sarà inoltre la protagonista indiscussa di B Heroes, la docu-serie in 15 puntate in onda su Sky Uno a partire dal 25 marzo che si rivela un vero e proprio viaggio dentro il caleidoscopico mondo delle startup.
Un format tv ideato da Fabio Cannavale, founder e CEO di lastminute.com Group, e realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo sul mondo dell’innovazione e delle imprese che racconta le storie, le idee e le aspirazioni delle migliori startup del nostro Paese.
Sempre più numerose in Italia, le startup sono imprese che dimostrano un altissimo contenuto d’innovazione, impegnate nella fase iniziale di avvio e crescita dell’attività.
Dal 25 marzo fino al 12 aprile, dal lunedì al venerdì alle ore 18.50 su Sky Uno, le telecamere di B Heroes seguiranno 20 startup per capire gli obiettivi e prima ancora le necessità per diventare imprese vincenti sul mercato.
Le startup di B Heroes saranno suddivise in quattro categorie di business: Sviluppo Sostenibile, Salute e Benessere, Tradizione e Innovazione, Trasformazione Digitale. Ciascuna delle startup partecipanti potrà contare su un pool di importanti imprenditori e mentori, i cosiddetti “Supercoach”, nonché di grandi aziende rappresentative delle categorie di appartenenza.
Si parla di nomi importanti del calibro di A2A S.p.A. per lo Sviluppo sostenibile; l'IRCCS Ospedale San Raffaele per Salute e benessere; Jakala per Tradizione e innovazione; Sketchin - Bip Group per la categoria inerente alla Trasformazione digitale.
A valutare le startup sarà un trio di giudici d’eccezione: Silvia Candiani, Amministratore delegato Microsoft Italia; Laurent Foata, Managing director Ardian Growth; Dina Ravera, Executive manager, board member & business angel.
E il gran finale, previsto nell’ultima puntata del 12 aprile durante la quale verranno svelate le migliori startup, sarà da non perdere. Quale delle startup in gara si aggiudicherà l’investimento principale di B Heroes, pari a 500mila euro?
Ma anche le altre startup che si saranno dimostrate particolarmente interessanti su specifiche aree di business potranno ricevere ulteriori investimenti, dividendosi gli investimenti complessivi per un totale di 800mila euro.
Insomma, un buon inizio per una startup che a breve spiccherà il volo, diventando azienda a tutti gli effetti.
Ma cos’è esattamente una startup?
Capiamolo insieme nel dettaglio.
Cos'è una startup
Con il termine inglese startup si indica un’organizzazione di recente creazione il cui obiettivo precipuo è quello di diventare una grande impresa. Per farlo attuerà soluzioni organizzative e strategiche che possano essere ripetibili e, soprattutto, in grado di crescere indefinitamente.
Il termine startup fa parte del linguaggio economico e viene usato per identificare una nuova impresa in veste di organizzazione temporanea o di società di capitali in cerca di soluzioni organizzative e strategiche per lo sviluppo del business.
Inizialmente questo termine veniva usato solamente per il settore terziario avanzato.
Tuttavia oggi i tempi sono cambiati e, con la diffusione del software, anche tutte le altre aziende appartenenti a diversi settori economici possono sperimentare le stesse soluzioni.
Spesso questa tipologia di società viene gestita utilizzando un approccio di tipo Lean Startup, partendo dalla creazione di un Minimum Viable Product (MVP).
Viene detta "matricola" una società di nuova quotazione (che si quota attraverso un'offerta pubblica iniziale) presso una Borsa Valori. La matricola potrebbe essere sì una startup a tutti gli effetti ma pure una società normale, caratterizzata da contenuti di tipo tradizionale.
Spesso le startup attraggono all’inizio della loro avventura capitali da investitori privati in fase early stage (l’early stage è in pratica la stratup in nuce, la primissima fase in cui incomincia a prendere forma e a delinearsi) per poi procedere con un’eventuale (e sperata) quotazione sui mercati finanziari non appena viene maturato il business model.
La caratteristica fondamentale per essere riconosciuta come startup è la sua scalabilità, secondo la definizione universalmente riconosciuta di Steve Blank, uno degli imprenditori californiani più ferrati sul versante startup.
La scalabilità si riferisce alla capacità di un “sistema” (che può essere un sistema software, di business o di altro tipo) di espandersi senza incappare in ostacoli e limiti intrinseci di alcune risorse. Applicata al mondo del business e in particolare delle startup, avere un business model scalabile significa avere tra le mani un’attività facilmente replicabile, cosa fondamentale al fine di aumentare le dimensioni e il giro di affari in maniera esponenziale.
Cosa non è una startup
La startup come la intendiamo in questo contesto non va confusa con un altro modo di dire dello slang economico, ossia lo start up di un nuovo business. Nel secondo caso, infatti, il verbo "to start up" fa semplicemente riferimento alla fase di avvio di un nuovo business all'interno di una società già consolidata.