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Masterchef 2019, la friulana Gloria conquista i giudici con il suo piatto

TV Show

Fabrizio Basso

E' stata una delle sorprese del primo appuntamento con MasterChef 2019: la friulana Gloria ha incantato i giudici con la sua cucina e con la sua storia. Ecco la sua performance e la sua storia. MasterChef è ogni giovedì alle ore 21.15 su Sky Uno

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(@BassoFabrizio)

C'è stata Vincenzina e la fabbrica. Ora abbiamo Gloria e la fabbrica. Solo che per Vincenzina, trattandosi di un film, la vita è rimasta un Romanzo Popolare, per Gloria Di Paularo, che non vive in un film, la vita potrebbe diventare un romanzo. Questa signora friulana ha sedotto Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciuolo, Joe Bastianich Bruno Barbieri, i quattro giudici di MasterChef 2019, in onda ogni giovedì alle ore 21.15 su Sky Uno. E' riuscita a trasformare la creazione di un piatto in una storia di sapori, dove da una parte la vita ti morde ma dall'altra sei tu che sai come difenderti da quel ghigno che talvolta appare dietro le putrelle di una fabbrica. Lei quel mondo, del quale non può fare a meno perché uno stipendio serve e ci sono le bollette da pagare, i figli da far crescere, e i conti da far quadrare, lo esorcizza quando si trasforma nella principessa della cucina. Suo marito Mirko, che la ha accompagnata a MasterChef, la guarda con amore. Sa bene che lì in palio non c'è solo l'ambito grembiule bensì la voglia di dimostrare una valore, una bravura, una creatività che troppo spesso sono stati confinati tra le pareti domestiche.

Gloria si presenta con orgoglio operaio, jeans e t-shirt nera con una fantasia colorata. Cosa fai nella vita? L'operai, la mulettista risponde con l'orgoglio di chi non ha nulla di cui vergognarsi. La sua pronuncia ha quella erre...arrotata che fa molto rive gauche e al suo orgoglio si affianca una certezza: "Io non voglio tornare in fabbrica, voglio restare qua", dice pelando le patate con la leggerezza con cui si sfogliano le pagine di un libro. Il marito traduce in (altre) parole il pensiero della moglie: "E' una donna di montagna, è una donna carnica, quando vuole qualcosa deve fare di tutto per ottenerlo". Si mette in gioco con un piatto della sua tradizione: gnocchi ripieni di formaggio frant, che è un formaggio tipico di quelle terre. Hanno una forma sferica, sembrano tanti piccoli mappamondi e da ognuno potrebbe saltare fuori, in qualunque momento, il genio dei fornelli per sospingere Gloria verso l'agognato grembiule della cucina di MasterChef.

I giudici guardano, osservano, chiedono...Antonino Cannavacciuolo la invita a cucinarli tutti e di fronte al suo stupore lo chef replica: "Non è detto che li mangiamo tutti, ma se sono buoni, se esplodono in bocca perché sono le bombe che dici...perché no?". Racconta che è "una maschiaccia che guida i muletti" finché non viene toccata nella sensibilità di un cuore di mamma: vogliono sapere l'ultimo piatto che ha cucinato per i suoi figli e scoprono che a casa sua è una settimana che si va avanti a gnocchi. I test si fanno in casa. Lei confessa di amare il vino, il marito la birra ma non è più tempo di divagazioni, ora il piatto è quasi pronto ed è il momento dell'assaggio. Ma prima la guarnizione: il miele (e Cannavacciuolo la invita a fare attenzione perché è un elemento pericoloso in cucina) poi i fiori secchi (calendula, rosa e fiordaliso). Il nome è Carnia nel cuore - Gnocchi ripieni di formaggio Frant con miele, pere e fiori eduli.

Il primo ad assaggiare è proprio Antonino Cannavacciuolo che si regala un secondo gnocco e poi, fissandola negli occhi, le dice: "Quando un piatto è perfetto non puoi dire niente". Giorgio Locatelli ha un attimo di sospensione, il suo volto non tradisce emozione. Almeno apparente. Poi si limita a sussurrare: "E' perfetto". Non cambia registro Joe Bastianich che si limita a un esaustivo: "La perfezione". Spende qualche vocabolo in più Bruno Barbieri, che prima mostra a Gloria il piatto ripulito e poi chiosa: "E' difficile che qua a MasterChef finisca così, spacca da paura. Questi sono i piatti che io personalmente cerco in questa cucina. Hai classe, sei dinamica, ti muovi veloce...brava". La domanda è dove sia rimasto il suo talento in questi anni, in quale angolo di Carnia sia stato sequestrato. E Gloria dice che "in fabbrica si lavora duro, io sto anche bene perché faccio il possibile per stare bene ma il mio cuore non è lì, ci lavoro da 17 anni e non voglio andare in pensione da quel posto lì. Ora ho 40 anni è il momento di cambiare. Noi carnici non abbiamo paura di lavorare". Giorgio Locatelli sottolinea che il suo piatto è di una semplicità, di un gusto e di una eleganza che rispecchiano una persona chiara, limpida". E poi arriva il primo sì. Joe Bastianich dice che lei rappresenta quello che stanno cercando: passione, capacità, tecnica territorio e arriva un altro sì. Il terzo lo pronuncia Bruno Barbieri e per ufficializzare il suo, il quarto, Antonino Cannavacciuolo dice: "Parla il piatto". E Gloria indossa il grembiule.