Dal 21 giugno al 26 luglio, tutti i giovedì alle ore 21.15 su Sky Uno, Alessandro Borghese 4 Ristoranti - Estate, ci ha accompagnato alla scoperta della migliore cucina italiana e dei migliori ristoranti in cui apprezzarla. Ventiquattro sono stati gli sfidanti e sei i vincitori. Continua a leggere e ri-scopri i protagonisti incoronati da Chef Borghese nel corso del programma.
Giovedì 26 luglio Alessandro Borghese ha incoronato la sesta e ultima vincitrice di 4 Ristornanti Estate. Protagonista della tappa finale è stato il territorio a cavallo tra Basilicata e Calabria, il Parco Nazionale del Pollino, il più grande d'Italia. A vincere la sfida è Anna Rita Sisinni con il ristorante di famiglia Cazzanedda. Una cucina contadina che ha convinto Chef Borghese sbaragliando la concorrenza degli altri tre sfidanti. Ripercorriamo le tappe delle sei puntate che ci hanno portato alla scoperta della migliore cucina italiana e dei migliori ristoranti in cui gustarla. Tra i ventiquattro concorrenti, ecco i sei vincitori che hanno portato a casa la vittoria.
RISTORANTE ENOTECA L’ALCHIMISTA – Umbria (prima puntata)
La titolare Barbara Magnini è laureata in chimica e gestisce il locale con suo padre, sua madre e sua sorella. “L’alchimista è stato il mio passato e sono sicura che sarà anche il mio futuro”. Nonostante gli studi lontani dalla ristorazione, Barbara non ha mai abbandonato il suo locale: “Non sono mai uscita da qui, anche quando lavoravo in una casa farmaceutica, la sera correvo al ristorante”. Insieme alla sorella, gestisce la sala e si prende cura della clientela consigliando piatti e vini in abbinamento. Come nasce il progetto? “Da un’idea di mia madre, diciassette anni fa decide di aprire quello che allora era solo un’enoteca con vendita di vini. Nel tempo i clienti hanno chiesto di più e noi ci siamo adeguati alle richieste. Dai salumi siamo passati alle bruschette, ai primi e così via.”
IL CROTTO DEL SERGENTE – Como (seconda puntata)
Nato nel 1730, ha il sapore della storia, diventa osteria nel 1880. Secondo Massimo Croci, il titolare, al Crotto del Sergente (annoverato tra i Locali Storici d’Italia), si respira un’aria magica: “Appena l’ho visto mi sono innamorato”. La loro, è una cucina che si basa sulla tradizione. “Nessuno nasce campione, è bello vedere come fanno gli altri e magari perché no, prendere spunto. Studiamo affinché un piatto esca buono. Sono i sensi del palato poi ad esprimere a loro opinione”. Recuperiamo i prodotti del territorio e li cuciniamo con ricette antiche rivisitate che mantengono tali i prodotti, senza snaturarli. Non guardiamo all’esasperazione del piatto ma bensì al palato, quello che racconta meglio il piatto. Cambiamo il menu mensilmente, ogni quaranta giorni circa.”
La cucina de La Marinella rispecchia il territorio, ma non solo. C’è un menu preciso di mare, ma Mauro D’Esposito, il titolare e responsabile di sala, cerca sempre di assecondare le esigenze del cliente. Il locale che affaccia sul mare aperto si trova sulla spiaggia di San Francesco a Sant'Agnello, dove Mauro è nato e cresciuto. Il ristorante è una miscela vincente di ingredienti tipici di terra e mare, cura nei dettagli e panorami mozzafiato A La Marinella Mauro ha un compito ben preciso: ricercare materie prime che appartengono al territorio. “Sono sicuro al 101% di tutto quello che arriva a tavola. Scelgo e compro personalmente prodotti di altissima qualità”
LE RADICI – Padova (quarta puntata)
Eleonora Piovesan è la responsabile sala e maître del Radici. Eleonora è una donna vivace, determinata e diretta. Ha fatto del suo lavoro una missione. Si commuove parlando del suo cambio vita, prima faceva la cuoca: “‘Mi sono resa conto che come cuoca non potevo fare molto, allora ho capito che il mio mondo era la sala”. Il ristorante si trova all’interno di una villa liberty, poco fuori dalle mura antiche. L’aperitivo viene servito nel terrazzo esterno vicino al bar – il bar è in una struttura separata dal ristorante; era la vecchia dependance della villa. Oltre ai tavolini esterni, l’aperitivo si può gustare anche sul bancone del bar, si servono cocktail tipici come spritz e altri ancora (hanno una carta dei drink), più eventuali prosecchi.
AGRITURISMO LA BIADA – Sardegna (quinta puntata)
Francesca Sferlazzo è la titolare e responsabile sala, ma si occupa anche della cucina dell’Agriturismo La Biada, all’interno dell’azienda agricola del fratello. Francesca racconta di una cucina “casereccia, della mamma, preparata giornalmente”. I piatti forti che propone sono il maialino, i ravioli, la pasta fatta in casa e soprattutto gli antipasti misti di verdure. L’Agriturismo La Biada porta in tavola una cucina tradizionale, che strizza inevitabilmente l’occhio al turista che si aspetta sempre un certo tipo di menu. La location è country-chic. La mano femminile di Francesca si può notare in tantissime sfaccettature del locale: luci sugli alberi, lanterne, angolini intimi e turistici per foto e relax dopo la cena o il pranzo.
RISTORANTE CAZZANEDDA – Parco Nazionale del Pollino (sesta e ultima puntata)
Il punto di forza della cucina di Anna Rita Sisinni sono i prodotti semplici e tipici della zona, tra cui i fagioli di Sarcone, la selvaggina locale, la pasta e il pane fatto in casa. Con il latte delle caprette presenti in fattoria, si prepara la ricotta usata all’interno di diversi piatti: ravioli, crostate con cioccolato e ricottine fritte come antipasto L’area circostante il ristorante Cazzanedda, comprende un orto e una piccola fattoria. La cucina del ristorante può essere definita contadina e del territorio, anche se non manca la pizza. Gli ingredienti sono tutti della zona, controllati da Anna Rita in ogni minimo dettaglio. Nella cucina di Anna Rita non mancano le uova delle galline presenti in struttura e tutti i prodotti dell’orto. Uno dei prodotti a cui Anna Rita tiene di più è sicuramente il peperone crusco che viene utilizzato in moltissimi piatti.