EPCC, arrivano i Baustelle con l'amore e la violenza in 12 pezzi facili
TV ShowUn disco che è cultura. I Baustelle pubblicano L'Amore e la Violenza vol. 2 e lo presentano a EPCC. La band toscana sarà ospite del late night show di Sky Uno mercoledì 21 marzo in seconda serata. Nell'attesa li abbiamo incontrati e intervistati
(@BassoFabrizio)
Sono un segno nella cultura pop italiana. Le loro sono canzoni che restano e continuano a essere ascoltate. Vanno al di là delle classifiche e del tempo. Si chiamano Rachele Bastreghi, Francesco Bianconi e Claudio Brasini, sono i Baustelle. Pubblicano L'Amore e la Violenza vol. 2 (Warner Music) e vengono a presentarlo a E Poi c'è Cattelan, il late night show di Sky Uno. L'appuntamento con la band toscana a EPCC è mercoledì 21 marzo in seconda serata. Nell'attesa li abbiamo incontrati e intervistati.
L'Amore e la Violenza vol. 2 arriva poco più di un anno dopo il vol. 1: tempi strettissimi per come ci avete abituato.
Sono canzoni scritte proprio durante il tour del primo volume, cosa mai successa nella storia dei Baustelle.
Cosa intendete?
Non abbiamo mai scritto durante il tour e non sappiamo perché è successo: forse il mondo e l’immaginario e quello che avevamo si erano esauriti in un volume.
Perché li definite pezzi facili?
E' la citazione da un film con Jack Nicholson (Cinque pezzi Facili N.d.R.) e c’è anche un po’ di ironia.
Che disco è?
D’amore. Il precedente era composto da canzoni d’amore in tempo di guerra ma ad analizzarle bene veniva più fuori il contesto, una guerra con qualcosa dentro. Stavolta tante cose d’amore, se dobbiamo trovare una similitudine col precedente pernso ad Amanda Lear. Si tratta di amore, di relazioni interpersonali.
L’amore è negativo?
Come lo intendiamo...sempre. Nella migliore delle ipotesi ci scappa il morto che è il sacrificio dell’io. Filosoficamente l’amore è negativo in partenza poi si sublima in un secondo tempo e se tu cancelli l’ego e dai all’altro senza chiedere nulla può sublimarsi. Ma oggi la società è un costante massaggio dell’ego: andiamo in palestra, vogliamo vivere per sempre ed essere sempre magri. Per questo l'amore è negativo, sporco, distruttore…Ci sono guerre e violenze all’interno delle storie d’amore del disco. Non crediamo all’amore salvifico.
L'album si chiude con Il Minotauro di Borges.
Il Minotauro accetta di morire secondo Borges. Più che il labirinto del mito greco è una casa all’infinito. Non è imprigionato, vive in una noia che viene interrotta periodicamente dall'arrivo delle ragazze disposte al sacrificio. E' l'unica interruzione alla noia. E' la categoria degli amori impossibili.
Come vi conciliate col vostro passato?
Abbiamo ritrovato l’amore per certe canzoni vecchie riportandole a nuovi suoni.
I vostri testi vanno assorbiti gradualmente.
Un po’ di fatica va fatta sempre, serve un po’ di lavoro interpretativo.
Vi sentite indie?
Eliminiamo la parola indie e chiamiamola musica alternativa. L'influenza degli inizi era mescolare elementi rock con colonne sonore. Siamo nati quando all’estero iniziavano a riscoprire il cinema degli anni 60/70, da Piccioni a Trovaioli e Morricone, anche se lui era già stato riabilitato. Ascoltavamo cose che venivano dall’estero che riscoprivano prima di noi questi compositori. Ci piace quando in una canzone si apre una finestra e vedi uno scenario immaginario.
Una canzone è dedicata a Jesse james e Billy Kid.
Siamo super appassionati di spaghetti western, magari le serie tv li riportano in auge. Nella canzone sono una metafora come lo è la metrica. E’ una storia d'amore turbolenta, due fuorilegge che ne hanno passate di ogni e ora riposano in pace. E’ una canzone positiva.
Le chitarre sono tornate protagoniste.
Si tratta di canzoni scritte un po’ in fretta e soprattutto con la chitarra. Se ti siedi al piano c'è una maggiore complessità, la chitarra ha anche un limite fisico. Un maggiore uso della chitarra si porta dietro il testo, il cantarci sopra è più spigoloso, c'è più tigna come diciamo in Toscana. Sentiamo questa differenza. I sintetizzatori ci sono per contiguità col vol. 1, ma sopra più chitarre.
Ora promozione e tour.
Partiamo il 7 aprile a Senigallia. Stiamo già provando. Siamo pronti.