Francesca Michielin, vincitrice della quinta edizione di X Factor, è protagonista, domenica 18 febbraio alle ore 15.25, dello speciale Uno in Musica - Francesca Michielin. La abbiamo incontrata e intervistata per parlare di lei e del suo nuovo album 2640
(@BassoFabrizio)
Tre triangoli per raccontare una maturità racchiusa in tredici brani, il rosso, il verde e l'azzurro. Francesca Michielin, vincitrice della quinta edizione di X Factor, è protagonista, domenica 18 febbraio alle ore 15.25, dello speciale Uno in Musica - Francesca Michielin. La abbiamo incontrata di recente, per parlare proprio del suo nuovo album 2640 e abbiamo avuto conferma che Francesca è una che deve sempre andare...e infatti il disco è un intenso, interiore viaggio "per comunicare, per dire quello che si desidera anche senza parlare". Aspettandola su Sky Uno a Uno in Musica, la abbiamo incontrata e intervistata.
Francesca partiamo dalle anime del disco.
Ne ha 3 che sono riassunte nei tre triangoli che lo simboleggiano, rosso, azzurro e verde. E si muovono sul piano comunicativo e geografico.
Ci faccia viaggiare.
Il triangolo rosso è l’esplosione, il vulcano che colora l'importanza di comunicare. Il triangolo azzurro è il mare che custodisce l'idea di imparare ad ascoltare, percepire e udire. Il verde è la montagna da cui provengo e da quella cime, quando ci arrivi, vedi il mare; se non lo vedi lo immagini e quindi rappresenta il potere dell’immaginazione e del legame con le origini.
Mondi lontani che lei ha incrociato.
Sembrano anime contrastanti ma si intrecciano e c’è la voglia di convogliare queste energie che mi rappresentano. Non so cosa voglio ma so cosa non voglio e cosa voglio dire e c’è tutto in questo disco.
Abbiamo ascoltato live alcuni brani: sarà così il tour?
Il set prevede tre persone, le stesse con le quali le ho dato un assaggio. Se ci sarà un palco spazioso magari qualcosa si aggiunge. Siamo tutti poli-strumentisti in grado di gestire ogni situazione.
E' autrice di quasi tutti i brani contenuti in 2640.
Undici canzoni su tredici totali sono state scritte in modo viscerale e impulsivo, un processo vulcanico, una esplosione. Sono nate un anno fa e sono entrata in studio a gennaio 2017. E' tutto organico. I brani condivisi sono nati per amicizia e divertimento, sono il frutto di scambi di idee, di molti felafel mangiati e di tanto divertimento
In Tapioca canta in ghanese: cosa significa?
E' una lode dal basso verso l’alto, dall’asfalto all’infinito e “per ringraziarti suonerò ancora più forte”.
C'è molto sport nel disco: dalle disavventure del Vicenza Calcio a un brano per Alonso.
Tutto il disco ruota intorno allo sport, da San Siro alla Curva Nord. La retrocessione del Vicenza in serie B è stata la prima grande delusione della mia vita. In famiglia siamo super tifosi, piangevamo tutti. Nella canzone c'è la sensazione di retrocedere che è nella vita. Ma la B è anche un elogio per chi è lì e lotta a testa alta.
Invece Alonso?
Risale al marzo del 2017, era da poco iniziata la stagione della Formula 1. Da casa vedevo, attraverso le immagini televisive, il suo essere sanguigno. E' uno che va sempre diritto: sono stata una giornata con lui, sembriamo dolci ma ci incazziamo tantissimo. E' un pezzo struggente ma irrazionale.
Oggi come si comunica?
C'è la ricerca della velocità esasperata, comunichiamo velocemente ma sempre peggio, è più facile fraintendersi. La comunicazione in 2640 è legata al viaggio, al fatto che la mia generazione domani può prendere un biglietto e partire. Eppure c’è qualcosa che abbiamo perso.
Cosa?
Mr lo domando spesso cosa sto perdendo e cosa non voglio perdere. Mi sono interrogata sovente sul senso di appartenenza: cosa significa nascere in un luogo ma essere contaminata.
Il suo senso di famiglia?
E' molto largo: la vivo più come comunità, ovunque vai ne hai bisogno. Siamo tutti connessi ma stiamo anche tanto per i cavoli nostri.
Sente delle radici?
Non so rispondere. Io sono di qui ma non sono di qui. Mi aiuti lei, quale è oggi il concetto di essere italiano? La domenica mangio tapioca, il sabato vedo amici filippini…capisce perché non ho risposta
Noleggiami è più intima, casalinga.
Lì c’è il legame con i due uomini della mia famiglia, padre e fratello: qui parlo di famiglia in senso stretto.
Il suo rapporto coi social?
Sono divertenti e creativi ma mai spostare il focus: io faccio musica e sono artista, mi servono a far capire cosa faccio e comunicare cosa mi piace. Siccome scrivo molto mi piace la condivisione che si crea.
Lava è una storia al femminile.
E' un brano assai violento, se il disco non ha peli sulla lingua quel brano non sa cosa siano i peli. Si richiama a Tahiti di Bat For Lashes, artista che amo molto, e a un suo brano sulla donna nella comunità dove la donna è vista come massaia. Io voglio buttare lava su questo concetto, basta franceschina carina cucciolina. Le donne non devono più essere serie B.
In che ambiente è cresciuta?
A casa mia hanno sempre comandato le donne. Passo e chiudo.