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Emma, Essere qui è anche essere a EPCC

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Fabrizio Basso

A oltre due anni da Adesso, Emma torna con un disco, Essere qui, che mette la musica al centro, senza paura di confrontarsi con un sound internazionale e un nuovo linguaggio vocale, che definisce la sua attuale personalità. Emma è ospite di E Poi c'è Cattelan, il late night show di Sky Uno in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata

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(@BassoFabrizio)

L'ambizione risuona già dal titolo: perché ribattezzare un disco Essere qui significa essere fieri, essere consapevoli della propria forza, ma anche dei propri limiti. Emma Marrone ribadisce l'esserci e fare ciò che desidera, ciò che le piace. L'ultimo suo disco, Adesso, risale al 2015, e pur rimanendo saldo il concetto temporale evidenziato dai due titoli, che comunque esprimono una legittimata presenza in questa epoca, incontriamo una Emma diversa, più matura ma soprattutto più consapevole dei suoi limiti. Lo dimostra, oltreché cantando e andando in tour, nella sua apparizione a E Poi c'è Cattelan, il late nigh show di Sky Uno condotto da Alessandro Cattelan e in onda dal lunedì al venerdì in seconda serata. L'artista salentina sarà protagonista nella puntata di martedì 30 gennaio.

La prima presa di coscienza, il primo impatto con la nuova Emma è che ha fatto pace con la sua parte più debole e fragile: "Al di là delle apparenze, di quello che si vede quando sono in pubblico, resto una persona insicura, vivo il mio lavoro come una cura costante alle mie fragilità". Non è la prima a parlare di musica come di un percoso di psicanalisi ma di certo è tra le prime a non avere timore di mostrare ai fan e alla gente i suoi punti deboli: "Ho percepito che era giunto il momento di rischiare, di rivoluzionare i miei parametri, di cambiare, per non tradire un bisogno che sento da tempo. Essere sé stessi è difficile, soprattutto se fai un mestiere in cui sei esposta al giudizio altrui".

E fin qui ci siamo. Ma la marcia in più che Emma ha innestato in Essere Qui è la capacità di dribblare i giudizi: "Ho appreso a non farmi intrappolare dalle proiezioni degli altri, da opinioni e idee che ero abituata ad ascoltare, forse per insicurezza. A piccoli passi e facendo grandi sforzi mi sono lasciata andare come mai mi era capitato. Oggi, artisticamente e umanamente, sono una persona più luminosa, più matura. Ecco perché sostengo che questo disco rappresenta la vittoria della serenità sull’insicurezza".