Il locale in provincia di Pavia è tra i protagonisti dell’ottava puntata dello show cooking in onda su Sky Uno grazie ad una creatività a 360 gradi e al design applicato all’impiattamento
Tra le risaie secolari della Lomellina ha preso forma un’idea. Ne è convinta Andréia Saito giovane titolare di Acquamatta, uno dei locali che martedì 17 gennaio alle 21,15 su Sky Uno ospita Alessandro Borghese per l’ottava puntata di 4 Ristoranti. Questa volta lo chef giramondo è alla ricerca del miglior ristorante di riso, che ad Acquamatta rappresenta uno dei cavalli di battaglia del menù: “I risotti sono sempre presenti nei nostri menù – spiega Andréia - alcune volte in forma molto tradizionale, altre con preparazioni un pochino più moderne”. E proprio questo equilibrio tra tradizione e innovazione è il tratto distintivo del locale che, dalla cucina all’arredamento, ha deciso di disegnare una sua identità ben definita.
La missione del ristorante – L’obiettivo dichiarato di Acquamatta è trasmettere ai propri ospiti il significato del mangiar bene, fondamentale per il benessere del corpo e della mente, in un locale immerso nella natura verdeggiante. L'ambiente circostante costituisce un palcoscenico ideale che Andréia e i suoi collaboratori hanno voluto preservare al 100 per cento con una struttura a impatto zero. Il ristorante infatti è autosufficiente energeticamente e si alimenta da sé senza incidere sull’ecosistema.
L’estetica della location – Ospitato in un vecchio mulino tirato a lucido, Acquamatta è un vero e proprio laboratorio di creatività. Un locale dove il vintage contadino e l’arte contemporanea si fondono insieme con splendide opere che si affiancano ad antichi attrezzi del mondo agricolo. In questo modo il design e l’arredamento possono preparare il cliente e anche Alessandro Borghese all’esperienza che sta per fare una volta seduto a tavola.
Il riso al centro del progetto – La cucina è affidata allo chef Alessandro Cerutti, che aiutato da un valido team propone ricette innovative e ricercate che sanno richiamare le tradizioni locali. Il risultato sono piatti spesso inediti che utilizzando moderne tecniche di cottura valorizzano al meglio i prodotti utilizzati. Materie prime che provengono esclusivamente dai dintorni così da poter garantire ingredienti freschi e genuini. Per questa ragione il menù si rinnova con l’alternarsi delle stagioni nel tentativo di offrire sempre il meglio. Un’attenzione al territorio che si riflette anche nella carta dei vini di cui si occupa Andréia e che vanta numerose etichette locali. La vera star del ristorante, però, è il riso che dalle risaie secolari che circondano il vecchio mulino finisce direttamente nei piatti raffinati di Acquamatta per la gioia di 4 Ristoranti.