Il successo di Untamed, una serie crime diversa dal solito

All’inizio “Untamed”, la serie tv di Netflix creata da Mark L. ed Elle Smith, doveva essere una miniserie. O almeno, è così che si presentava: sei episodi e un unico caso da risolvere. Dopo il suo incredibile successo, però, è stata rinnovata per una seconda stagione. E quindi ora ci ritroviamo davanti all’ennesimo crime. Attenzione, però: “Untamed” ha qualcosa di diverso rispetto alle altre serie di questo genere. Ed è l’ambientazione. Già in passato qualcuno aveva provato a usare i parchi naturali come location per le sue storie, ma con scarsi risultati: in parte per i limiti fisici alle riprese ; in parte per la costruzione e la caratterizzazione dei personaggi, che hanno possibilità e ruoli tutto sommato prevedibili. Il protagonista interpretato da Eric Bana Il protagonista di “Untamed” si chiama Kyle, è un agente federale ed è interpretato da Eric Bana . Il ritrovamento del cadavere di una ragazza si rivela essere solo il primo tassello di una storia molto più ampia, in cui si parla di spaccio, di violenze e di gruppi separatisti. Lo stesso protagonista ha un passato particolare: ha perso suo figlio qualche anno prima, e da allora viene perseguitato dal suo ricordo; beve per dimenticare, e non riesce a tagliare i ponti con la sua ex-moglie. I suoi amici, tra cui il capo della polizia locale, interpretato da Sam Neill , provano a impedirgli di autodistruggersi. Naya Vasquez, un personaggio dinamico Il personaggio più interessante di “Untamed”, però, è un altro: Naya Vasquez, una nuova agente del parco, arrivata direttamente da Los Angeles dove lavorava come poliziotta e interpretata da Lily Santiago. Rispetto al Kyle di Bana, che ci viene subito presentato come un uomo brillante per quanto tormentato, la Naya di Santiago deve crescere nel corso della serie e del racconto, e noi spettatori impariamo a conoscerla solo episodio dopo episodio. Scopriamo qual è la sua storia, da che cosa scappa; scopriamo che ha un figlio e che tutto quello che sta facendo – a cominciare dal suo trasferimento nel parco di Yosemite – lo sta facendo per lui. Una narrazione appassionante e coinvolgente I colpi di scena di “Untamed” seguono una certa linearità, e forse nel finale, quando vengono date risposte alle tante domande raccolte nel corso della serie, c’è il rischio – serissimo – di cadere in un certo didascalismo. Però “Untamed” riesce comunque a costruire una narrazione appassionate e coinvolgente. E buona parte del merito, come dicevamo all’inizio, è della sua ambientazione. Se leggiamo la trama ufficiale, scopriamo che “Untamed” è ambientate nel parco nazionale di Yosemite, in California, Stati Uniti. Ma solo alcune riprese si sono svolte lì; in realtà, la produzione si è svolta principalmente in Canada, tra Vancouver e la provincia della Columbia Britannica. E diversi spettatori, soprattutto i più appassionati di parchi, se ne sono resi conto. Resta però l’impatto della natura, che rappresenta un’importante alternativa rispetto alle solite ambientazioni cittadine, nelle grandi metropoli del nord America. La capacità di sfruttare la spettacolarità della natura Altro dettaglio da prendere in considerazione: Mark L. Smith, uno dei co-creatori della serie, quest’anno ha lavorato a un altro titolo di Netflix, “American Primeval”, ambientata sempre negli Stati Uniti ma a metà dell’Ottocento, durante la guerra dello Utah. Sempre Smith ha lavorato come sceneggiatore a “The Revenant” di Alejandro G. Iñárritu. E c’è, sotto questo punto di vista, un filo comune: “Untamed”, “American Primeval” e “The Revenant” sfruttano al massimo la natura e la sua spettacolarità, sia per quanto riguarda la messa in scena sia, poi, come vero e proprio tema portante del racconto. “Untamed” non riscrive il genere; e, per essere sinceri, non ci prova nemmeno. Eppure rimane una serie interessante nell’offerta di Netflix. Si è fatta largo tra gli spettatori grazie al passaparola, e pure questo è un elemento che non andrebbe minimamente sottovalutato: più dell’algoritmo e più di qualunque campagna comunicativa e marketing, il consiglio del pubblico continua a essere il modo migliore per una serie o per un film per farsi conoscere.

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Il successo di Untamed, una serie crime diversa dal solito

Gianmaria Tammaro