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Hanno Ucciso l'Uomo Ragno, le interviste al cast della serie tv sugli 883. VIDEO

Serie TV

Denise Negri

La serie di Sydney Sibilia arriva l'11 ottobre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Un racconto di musica e amicizia, dalla Pavia degli anni '90 fino alle vette delle classifiche musicali italiane. Abbiamo incontrato registi e cast per farci raccontare meglio questo progetto

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Due ragazzi, un sogno, la periferia di mezzo.

Ma anche l'incoscienza della giovinezza e l'amore per la musica.

Arriva dall'11 ottobre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, la serie Sky Original Hanno ucciso l’Uomo Ragno- Le leggendaria storia degli 883 (LO SPECIALE). Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli sono Max e Mauro, i ragazzi che hanno scalato le vette delle classifiche italiane degli anni ’90. Scritta da Sydney Sibilia che ha anche girato la serie con Francesco Ebbasta ed Alice Filippi, gli otto episodi uniscono passione e nostalgia, per una storia dal sapore universale. Ecco che cosa ci ha raccontato il cast.

 

SYDNEY SIBILIA

 

“Per tutti noi è stato un viaggio bellissimo iniziato tre anni fa, quando ci siamo chiesti se fosse possibile raccontare la storia degli 883, perché riascoltando i loro pezzi ci siamo resi conto che c’era un mondo lì dentro da esplorare.

Piano piano poi abbiamo coinvolto Max (Pezzali) e la squadra è aumentata diventando di tre registi. Per me poi è la prima serie e devo dire che non si finiva mai di girare (risata). Tra l’altro le nostre tre regie, volutamente, sono tutte incastrate l’una con l’altra e ci sono stati dei giorni in cui giravamo tutti e tre, uno dopo l’altro… era diventata una specie di staffetta! La cosa bella è anche stata che non ci siamo dati troppe regole, visto che Max era un punk, abbiamo fatto i punk anche noi!

Le nostre tre personalità registiche si vedono tanto e credo che abbiano arricchito il risultato finale”.

 

“È la storia di due ragazzi e del sogno che inseguono e nei quali è difficile non rispecchiarsi. La provincia è fondamentale perché aumenta la difficoltà di chi ha un sogno ma sembra destinato a non realizzarlo. Questo è il vero cuore caldo, poi che tutto sia accaduto veramente, è quasi secondario”.

 

ALICE FILIPPI

 

“Ho vissuto e conosciuto gli 883 nella mia adolescenza quindi anche per me è stato un tuffo nel passato. Abbiamo comunque fatto un lavoro di squadra rubandoci anche le inquadrature che ci piacevano! I miei tre episodi erano molto diversi l’uno dall’altro, come anche quelli dei miei colleghi: diciamo che ogni episodio aveva una sua personalità e questo è stato molto interessante perché ci ha permesso di esprimere sempre qualcosa di differente”.

 

FRANCESCO EBBASTA 

 

“La cosa che trovo più interessante della serie è che la storia degli 883 è come se fosse un fondale rispetto a quello che è poi il vero centro, ossia una storia di amicizia. Ci tengo sempre a ricordare che è una serie che ha un pubblico non solo tra i fan di Max e Mauro, ma anche in tutti quelli che si sono ritrovati da giovani a inseguire un sogno, ma essendo costretti all’interno di una gabbia come la provincia quando non c’era nemmeno internet, esporsi e farsi conoscere era ancora più difficile. Ecco, questi due ragazzi attraverso la loro unione, accendendosi l’uno con l’altro, sono riusciti a creare quello che tutti noi sappiamo. Direi quindi che la serie racconta di due ragazzi di provincia che unendosi realizzano il loro sogno, al di là degli 883”.

 

ELIA NUZZOLO (Max Pezzali nella serie)

 

“La cosa più bella del successo che hanno ottenuto è che per loro sembrava impossibile sognare di fare i cantanti nella Pavia degli anni 90.

Però è un sogno che si convincono di perseguire. Sembravano due persone non destinate a quel successo ma a furia di “sbatterci” la testa ce l’hanno fatta”.

 

“Io mi sono fatto l’idea che gli anni 90 fossero più tranquilli e lo dico perché ora mi sembra che tutto sia più veloce e più iperconnesso. Secondo me aveva anche un maggiore valore la noia, perché la noia va sfruttata per creare qualcosa”.

 

“Sia io che Matteo eravamo già dei grandi fan degli 883 però per quanto mi riguarda ho riscoperto Non me la menare e Nessun rimpianto: sono le mie preferite”.

 

MATTEO OSCAR GIUGGIOLI (Mauro Repetto nella serie)

 

Secondo me non esiste Max senza Mauro e viceversa: sono assolutamente due forze complementari. La stessa cosa in qualche modo vale per noi: se io ed Elia siamo riusciti a fare qualcosa di buono nella serie è perché eravamo insieme. Quando abbiamo guardato la serie finita, entrambi ci siamo detti che le scene erano strane quando mancava uno dei due e questa è una cosa molto bella per due attori che stanno lavorando in coppia”.

 

“Non abbiamo vissuto gli anni 90, per una questione anagrafica, però io me li sono immaginati come anni più liberi e spensierati rispetto a quelli di adesso. Ora noi ragazzi siamo molto più controllati, per via dei cellulari ad esempio”.

 

“La canzone degli 883 che ascolto sempre volentieri è S’inkazza, con la k!".