Daisy Jones & The Six, cosa sappiamo della serie che racconta gli anni d'oro del rock

Serie TV

Manuel Santangelo

©Webphoto

La serie che arriverà su Amazon Prime Video a partire dal 3 marzo ricostruisce l’ascesa di una band di successo nella vivace scena rock americana degli anni Settanta, provando a capire anche i motivi del suo misterioso scioglimento. Lo show è ispirato a un bestseller di successo e sarà accompagnato da un album creato ad hoc per fare da colonna sonora agli episodi

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Mi si nota di più se non vengo o se me ne vado a sorpresa, senza avvisare nessuno?. Sarebbe probabilmente piaciuta a Nanni Moretti la scelta dei Daisy Jones & The Six, la band al centro della serie omonima, che decide di sciogliersi da un giorno all’altro come neve al sole senza dare spiegazioni. Solo la sera prima questi ragazzi hanno toccato il loro apice con un concerto sold-out al Soldier Field di Chicago, potrebbero capitalizzare il fatto che sono il più grande gruppo rock negli anni d’oro del genere e invece nel 1977 decidono di chiuderla lì, senza neanche un comunicato per i fan. Anni dopo tutti si chiedono ancora quali fossero i perché di quella decisione ma siamo sicuri di volerli sapere davvero?

La storia di una band sull’orlo di una crisi di nervi

Il nuovo show che arriverà su Amazon Prime Video (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) a partire dal 3 marzo nasce da un bestseller di successo, che ha lo stesso nome della serie (e della band di cui racconta). Il romanzo di Taylor Jenkins Reid utilizzava una struttura corale per dare voce a tutti i protagonisti della storia, ricostruendo l’ascesa e la caduta di una grande rock band degli anni Settanta come se fosse esistita davvero. La miniserie che si ispira a questa opera adotta, come si vede già dal trailer, una soluzione particolare per ricostruire quel rapporto quasi intimo che nelle pagine di Jenkins Reid si andava a costruire con i personaggi: ogni episodio è costruito come un pezzo di un falso documentario (un mockumentary) che però appare assolutamente credibile, almeno a giudicare da queste prime immagini. Daisy Jones & The Six è un progetto musicale inventato eppure, anche grazie alla grande conoscenza di quel mondo dimostrata dall’autrice del romanzo, sembra quasi di essere di fronte a una storia realmente accaduta. La band ricorda, anche per alcuni risvolti negativi, complessi davvero leggendari. Impossibile non pensare già solo guardando il trailer della serie e leggendo la sinossi a gruppi come i Fleetwood Mac, che proprio nel 1977 tirarono fuori il loro capolavoro Rumors in un clima di grande tensione tra i membri della band. Non è d’altra parte un caso che la stessa Taylor Jenkins Reid abbia inserito i Fleetwood in una playlist, uscita in contemporanea con il libro, che comprendeva altri grandi nomi come i Rolling Stones, i Kinks, Bruce Springsteen e Tom Petty and the Heartbreakers. L’anima dei Daisy Jones & The Six è formata, come spesso accade in questi casi, da due personalità molto diverse: da una parte la sofisticata borghese Daisy Jones (interpretata dalla nipote di Elvis Riley Keough) dall’altra il problematico Billy Dunne (Sam Clafin), cresciuto in un contesto difficile senza padre. I due fanno meno fatica a capirsi sul palco che nella vita ma i contrasti presto porteranno all’inevitabile epilogo.

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Una serie tutta da vedere (e ascoltare)

Nel trailer il tono generale viene suggerito anche dal brano che fa da colonna sonora alla clip: Regret Me è una canzone scritta appositamente per la serie è farà parte di Aurora, un album di 11 tracce a firma Daisy Jones & The Six, che è stato annunciato nello stesso giorno dell’uscita del trailer dalla stessa autrice del romanzo cui lo show si ispira: ““Finalmente abbiamo Aurora”, ha scritto un’elettrizzata Jenkins Reid sui social: “È un album straordinario, nostalgico e senza tempo che cattura il dramma, il pathos e il desiderio all’interno della band. È il loro zenit e il loro nadir, tutto racchiuso in undici pezzi. Un'istantanea del tempo, inebriante e pericolosa. Quel delizioso momento che sai non può durare... Daisy Jones e The Six sono reali. E sono migliori di quanto avessi mai potuto immaginare nei miei sogni più sfrenati”. Altrettanto entusiasta è apparso Blake Mills, cantautore e produttore già trionfatore ai Grammy che ha messo le mani sull’album: “Creare la libreria musicale per Daisy Jones and the Six è stata un'esperienza che non dimenticherò mai", ha dichiarato Mills in una nota. "Sono grato che, tra le altre cose, questo progetto mi abbia offerto l'opportunità di collaborare con così tanti miei colleghi e anche alcuni dei miei eroi”. Mills fa riferimento a nomi come Jackson Browne che, assieme ad artisti più giovani come Phoebe Bridgers o Marcus Manford dei Mumford & Sons, ha partecipato alla scrittura dei brani che sentiremo sia su disco che ovviamente nella soundtrack della serie. Ora siamo davvero pronti a sapere tutto della storia dei Daisy Jones and the Six. Va solo capito, come dice la protagonista del trailer, quanto “tutto” vogliamo davvero sapere.

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