Sentimenti ed emozioni trovano spazio nel trailer di Lost Ollie, miniserie in arrivo su Netflix il prossimo 24 agosto
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Chi è stato bambino negli anni Novanta, chi non lo era più ma anche chi, ancora, non era nato, attende con ansia l’uscita di Lost Ollie, la serie più attesa di agosto insieme a The Sandman. Le ragioni dietro il crescente hype sono numerose ma c’è soprattutto un nuovo innamoramento da parte del pubblico per il genere live action. Ma Lost Ollie è molto di più, perché è anche una serie di animazione, è un prodotto ibrido che ha alle spalle la firma di alcuni dei più grandi produttori e sceneggiatori del mondo, professionisti del calibro di Shawn Levy, Emily Morris e Josh Barry come produttori esecutivi, e poi ancora Shannon Tindle, che ha lavorato come designer in Coraline, tra le altre cose. Inoltre, e non è un elemento da sottovalutare, Lost Ollie è l’adattamento del romanzo per ragazzi Ollie e i giocattoli dimenticati, un libro che ha catturato l’attenzione di milioni di giovani per la complessità e la bellezza del suo racconto. Nelle ultime ore è stato rilasciato il primo trailer della miniserie, composta da 4 episodi, che verrà rilasciata il prossimo 24 agosto.
Il trailer di Lost Ollie
Il trailer presentato nelle scorse ore mostra una prima storyline del lungometraggio, che racconta di un pupazzo perduto che va alla ricerca del bambino a cui è appartenuto. Nel trailer viene presentato il personaggio di Ollie e gli altri che compongono il suo mondo, quelli che lo aiuteranno nella sua difficile impresa tra le campagne. Per Ollie è fondamentale riuscire a tornare dal suo bambino, perché per il piccolo lui è qualcosa di molto più importante di un semplice pupazzo. Le emozioni e le sfumature sentimentali dei personaggi emergono già nel trailer, che porta lo spettatore a iniziare l’operazione di immedesimazione con Ollie e i suoi amici.
La trama di Lost Ollie
Ci sono diversi livelli di lettura della favola di Ollie, che deve affrontare paure e insidie dell’infanzia per raggiungere il suo obiettivo finale. Ed è proprio su quella particolare fase della vita che fa leva il racconto della trama. Gli obiettivi dei produttori sono ambiziosi, come dimostrano le parole di Shannon Tindle: “Pensavo che ci fosse un qualcosa di particolare in questo progetto che fosse capace di sovvertire le cose. Più che di un ostacolo ho sempre pensato ad un’opportunità, ad un qualcosa che non facesse solo pensare a Toy Story. Credo potremo sorprendere il pubblico”.