La quarta stagione di Billions continua a lasciarci con il fiato sospeso. Ecco le recensioni degli episodi 7 e 8, andati in onda su Sky Atlantic venerdì 31 maggio alle 21.15. L'appuntamento è ogni venerdì alle 21.15 su Sky Atlantic.
Billions 4 continua a tenerci incollati allo schermo, tra colpi di scena, inversioni di rotta e banderuole che cambiano direzione a seconda di come tira il vento. E la brezza che si alza nel mondo abitato da Bobby Axelrod e Chuck Rhoades è sempre quella che odora di dollari e colpi bassi. L’unica legge che vige nel microcosmo targato Billions è quella del soldo, come abbiamo avuto modo di vedere anche negli episodi 7 e 8, andati in onda su Sky Atlantic venerdì 31 maggio alle 21.15.
L'appuntamento è ogni venerdì alle 21.15 su Sky Atlantic, quindi le prossime imperdibili puntate vi danno appuntamento per venerdì 7 giugno.
Billions 4 - Episodio 7: la recensione
A salvarsi dal crollo (di nervi e di tutto) in questo episodio cruciale è lui: Bobby. Solo lui si animerà di una positività e di un ottimismo che il suo carattere borderline ci aveva fatto dubitare che potessero coesistere nell’animo di questo algido personaggio. E invece nell’episodio 7 Bobby rinasce, dentro e fuori. E gli rivedremo spuntare finalmente il sorriso.
A braccetto con il suo sorriso va ovviamente la disperazione di un personaggio che in questa puntata è andato giù parecchio: stiamo parlando di Taylor. Prima, però, passiamo in rassegna i coniugi Rhoades, protagonisti assoluti della crisi che fa da fil rouge a questa puntata.
Crisi innanzitutto coniugale, visti i recenti trascorsi: da quando Chuck ha rivelato al mondo intero le sue perversioni, coinvolgendo inevitabilmente la moglie e parlando apertamente del suo ruolo attivo (no pun intended!) nel teatro di sessualità spinta che per lui è vitale tanto quanto l’ossigeno, Wendy si è comprensibilmente allontanata da lui. Il talamo nuziale è ormai freddo, anzi gelido, e Chuck si rifà con le performance della dominatrix che lo sottomette, previo permesso della consorte.
La crisi coniugale è ormai un dato di fatto e segue a ruota lo step successivo: la vendita della casa di famiglia. Wendy si prepara a liberarsi del "teatro degli orrori" che hanno portato allo sfacelo del suo matrimonio, le mura domestiche appunto.
Ma diciamocelo: da tempo Wendy conosceva i gusti bizzarri del marito tra le lenzuola, quindi il vero problema per lei non è certo il sadomasochismo, bensì il fatto che la cosa sia venuta a galla e che tutti adesso sappiano. Finché era un segreto, non sembrava così insopportabile agli occhi di lei, il che è tutto dire sul carattere di questo personaggio, carattere di cui e in questo episodio abbiamo conosciuto la vera natura...
Da un lato Wendy prepara una torta di mele da appoggiare sul tavolo in cucina per fare credere ai potenziali compratori che in quella casa ci abita una famiglia modello, mentre dall’altro ripaga la mano che le tende Taylor tradendol* nel più becero dei modi. Fingendosi sua amica, l* esorta ad aprirsi, e infine metterà i bastoni tra le ruote al progetto di suo padre, cercando di sabotarlo con la complicità di Bobby.
Ancora una volta il rapporto padre-figlio è il tema principale del plot. Scopriamo inquietanti verità sul padre di Chuck, che in passato ha reso impossibili le vite della moglie e dei figli soggiogandoli mentalmente. E ancora sembra farlo con il figlio ormai cresciuto, Chuck appunto, che continua a stare al gioco perverso della progenie che pende dalle labbra del babbo a causa della tipica problematica di tanti esseri umani: la ricerca disperata dell’approvazione genitoriale.
Nonostante siano tutti adulti e vaccinati, molti personaggi di Billions vivono ancora questo bisogno infantile di sentirsi amati dai genitori e accettati. Un altro esempio? Taylor. Anche il suo rapporto con il padre è malsano. E la metafora di Taylor come figli* ancora legat* da un invisibile cordone ombelicale è la posizione fetale in cui l* troviamo a fine episodio, coricata sul letto come nel grembo materno. Anche stavolta Taylor si rivela il personaggio più umano, sfaccettato in maniera molto, ma molto, ma molto credibile e con un’anima che sanguina.
Billions 4 - Episodio 8: la recensione
La puntata 8 della quarta stagione di Billions entra nel vivo del match. Ai due angoli del ring ci sono ovviamente loro: Bobby da un lato e Taylor dell'altro. A lottare quasi fisicamente per loro, i due fidati "primi dipendenti" di ciascuno: Dollar Bill e Mafee. Ma a tirare le fila dei burattini ci sono dietro loro due.
Il duello all’ultimo sangue è in realtà un duello all’ultimo dollaro: camuffata da azione filantropica di beneficenza, in verità si tratta di un’operazione venale e di una dimostrazione di chi ce l’ha più grosso. Il portafogli, cos’avevate capito?!
Eppure il portafogli va di pari passo proprio con il potere fallocentrico che in Billions riveste un’importanza precipua. E il fatto che a strappare a Bobby lo scettro del potere maschile sia Taylor, non totalmente uomo in quanto primo personaggio con una Nonbinary Gender Identity, un'identità di genere non binaria, è significativo e molto interessante.
La gara tra i due è fondamentalmente quella a chi ha il mucchio di denaro più grosso, montagna a cui è strettamente legata l'ascesa del e al potere. Tuttavia Bobby ha un asso nella manica in più, ossia il potere politico: grazie all’inferenza di Chuck, riesce a ottenere l’appoggio del governatore di New York, che tornerà sui suoi passi, togliendo la messa al bando della fratturazione idraulica per l’estrazione del petrolio (il famigerato e dannoso fracking) e favorendo così gli interessi economici degli investimenti della Axe Capital.
Ma in realtà scopriremo che è stat* Taylor a spingerlo a fare questo, portandolo a spendere parecchie energie (e parecchio denaro ovviamente) in questa operazione e sfruttandone i benefici. A uscirne vincitrice sarà quindi la Mason Capital. E Bobby perderà quel sorriso smagliante che gli avevamo notato all’inizio dell’episodio 7...
L'appuntamento con i prossimi due episodi di Billions 4 è per venerdì 7 giugno alle 21.15 su Sky Atlantic.