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Tin Star stagione 2: la recensione del settimo episodio

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Linda Avolio

Se non è il Cartello a tentare di farti fuori, ci pensa il passato, che torna prepotentemente come un incubo in pieno giorno. I Nickel e i Worth sono in lotta per la sopravvivenza: leggi la recensione del settimo episodio di Tin Star 2

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Tin Star 2: cos'è successo nel settimo episodio?

Il settimo episodio di Tin Star 2 comincia esattamente dov'era finito il sesto, con l'improvviso black-out che manda Prairie Field nel buio totale e con Jack che dice ad Angela, ad Anna e ai Nickel di sdraiarsi a terra. L'ex Capo Worth, specialmente quando è più Jim che Jack, non ha paura di niente, così esce di casa e si mette alla ricerca dell'uomo del Cartello.

Estuardo, questo il suo nome (ndr, è il tizio con cui Elizabeth "festeggia" nel primo episodio) da cacciatore diventa dunque preda. Arriva fino alla roulotte di Jim/Jack, e lì, al telefono con il suo boss, scopre che Jack "stava con Liverpool" e che l'operazione è bruciata. Le cose per lui potrebbero mettersi molto male, e infatti sarà così. Quando Jack lo raggiunge, Estuardo gli chiede cosa o chi sia Liverpool. Jack è sgomento: non riesce a credere alle sue orecchie.

Alla fine, Estuardo, ormai bruciato, si spara in testa, ma Jack non sembra preoccupato per le conseguenze di quanto appena successo: a turbarlo sono state le ultime parole dell'uomo. Parole che riportano in vita un passato che doveva rimanere sepolto per sempre. Il fatto che poi, nel portafoglio di Estuardo, ci sia un foglio con la sua faccia e il suo nome non fa che peggiorare le cose: chi lo sta cercando?

Mentre i Worth si riuniscono, Elizabeth riesce a liberarsi. Sistema la valigia in fretta e furia, ma quand'è sul punto di andarsene ecco arrivare Denise. Long story short, Elizabeth viene gentilmente "invitata" ad andare in commissariato per rispondere ad alcune domande riguardanti Jaclyn.

A Prairie Field, intanto, la Comunità è in agitazione. Quiring vuole delle spiegazioni, ma soprattutto vorrebbe che i Nickel se ne andassero. Sarah gli tiene testa, ma dopo l'avvelenamento di tutto il bestiame - ovviamente dietro c'è il Cartello - i coniugi Nickel hanno un'accesa discussione. Sarah ora vorrebbe dire la verità, vorebbe andarsene, vorrebbe avvisare la Comunità, ma Johan è contrario: lui è il loro Pastore, non può deluderli così. E poi forse le cose possono ancora essere sistemate. Sempre che si trovi quel maledetto borsone.

Anche i Worth hanno tanto di cui parlare. Ad aprire le danze è Anna, che chiede a sua madre di essere coinvolta nei casini di famiglia, e non di essere più "protetta" con menzogne e omissioni. Poi è Jim/Jack, che decide di rivelare alla moglie quanto dettogli da Estuardo. A convincerlo è una telefonata con un tizio sconosciuto a noi spettatori, ma non all'ex Capo Worth. E' lo stesso tizio che dava indicazioni a Johan e a Estuardo. A Jack dice solo "Stiamo arrivando. Stiamo venendo a prendervi tutti." 

Alla stazione di Polizia di Little Big Bear, Elizabeth viene interrogata da Denise e Nick, ma all'improvviso irrompe Jim/Jack, che vuole dei giubbotti antiproiettile e delle armi. Denise non sa ovviamente cosa sta per succedere, ma decide di aiutarlo. Tornato in auto, Jack vede Whitey. Cosa "vuole" il ragazzo?

Mentre Frank discute con uno scagnozzo, che lo molla in malo modo da solo al tavolo di un locale, Elizabeth risponde alle domande di Denise su Jaclyn, e alla fine confessa...più o meno! Mandato via Nick, Denise mette Elizabeth di fronte a una serie di prove inconfutabili, ed Elizabeth vuota il sacco. Partendo dalla morte di Gagnon arriva a incolpare i Worth per la morte di Jaclyn. Quando Denise apre il famigerato tombino e trova il cadavere, ormai in stato di putrefazione, comincia a farsi due domande.

Dopo una surreale sequenza in cui Anna e Jim/Jack si sparano addosso, ovviamente con la protezione dei giubbotti, torniamo a Prairie Field. Johan, che è un criminale ma non è proprio uno dei migliori, si fa beccare da Quiring mentre nasconde il corpo di Estuardo (è a lui che Jack ha dato il compito di farlo sparire). Quiring decide che la cosa migliore da fare è non dire niente a nessuno e sistemare il prima possibile le cose, cioè togliere di mezzo quel cadavere e restituire la roba al Cartello. Una cosa facile facile, insomma.

Denise va a parlare con i Worth e racconta ad Angela quanto rivelato da Elizabeth. Ovviamente le due storie non collimano. Denise, però, sceglie di credere al suo ex capo. Mentre il corpo di Estuardo viene bruciato insieme alle carcasse delle mucche della Comunità, Jim/Jack dice la verità a sua moglie: stanno venendo a prenderli. Lei inizialmente non capisce, ma poi, quanto sente "Liverpool", crolla a terra e scoppia in lacrime. 

In commissariato, Elizabeth tenta di convincere Nick a lasciarla andare. La sua ansia è giustificata: sa che Jim/Jack verrà a cercarla. E infatti è proprio questo che succede: l'ex Capo Worth fa irruzione, spara alla gamba sana di Nick, e poi dice a Elizabeth di seguirlo. Il tutto, così parrebbe, col beneplacito di Denise, parcheggiata poco distante da lì...