Il protagonista di House of Cards ricorda per certi aspetti il presidente Donald Trump. E, a ben guardare, sono numerosi i casi in cui la serie, giunta alla quinta stagione (in onda su Sky Atlantic il mercoledì sera alle 21.15), ha anticipato vicende politiche poi accadute nella vita reale. Dagli attacchi hacker al Russiagate. Continua a leggere e scopri di più
La corsa alla Casa Bianca è costellata da scandali, tradimenti, sotterfugi e colpi bassi. Nella fiction come nella realtà. Così non è una sorpresa scovare nelle vicende narrate sul piccolo schermo da House of Cards, in onda su Sky Atlantic con la quinta stagione, delle previsioni poi avveratesi davvero all’interno della politica americana.
L’outsider che confonde – Quando si affaccia sulla scena una personalità nuova nel panorama politico, si crea un po’ di subbuglio. Lo si vede bene nella prima stagione di House of Cards, quando Frank Underwood si avvicina allo Studio Ovale contro ogni previsione e nonostante l’opposizione del Congresso. Uno scenario piuttosto familiare: basti pensare alle scorse elezioni statunitensi che hanno visto salire alla presidenza il tycoon che si è sempre mostrato orgoglioso di essere un outsider degli intrighi politici. Una caratteristica, quest’ultima, che lo distanzia però da Underwood, visto che Frank è il manipolatore indiscusso della scena politica di Washington.
Gli hacker – In House of Cards Aidan MacCallan, il genio del computer impegnato a proteggere e informare gli Underwood sulle vicende degli antagonisti, deve coprire le sue tracce quando una visita a sorpresa da parte della NSA rischia di scoprire il suo lavoro altamente illegale. Vi dice niente l’email-gate che ha coinvolto Hillary Clinton negli scorsi mesi e che, secondo l’FBI, è riconducibile a hacker russi? Per non parlare della temuta minaccia hacker nei sistemi informatici durante i conteggi dei voti…
Voti e terrorismo – La carta usata dal leader di House of Cards per conquistare le masse? Parlare del pericolo legato agli atti terroristici. E mentre nella serie durante le votazioni avviene un episodio di violenza, lo stesso si temeva potesse accadere durante le scorse presidenziali Usa. Inoltre, come sotto l’amministrazione Obama è avvenuta la cattura di Osama Bin Laden, in House of Cards, viene catturato un pericoloso leader terroristico mentre Frank è al potere. E ancora, nella fiction, come è poi stato nella realtà, l’elettorato si mostra diviso e la maggioranza non è affatto schiacciante.
Underwood vs. Conway 2016 in #HouseOfCards will come down to Pennsylvania and Ohio. #OneNationUnderwood pic.twitter.com/l5ArxHJMtI
— Movie Time (@MovieTimeGuru) 4 maggio 2017
Pericolo impeachment – Frank Underwood sul piccolo schermo rischia l’impeachment e in più occasioni viene accusato di manipolare l’elettorato. Anche il presidente Trump e il vicepresidente Mike Pence sono stati travolti dalla bufera per il licenziamento del direttore dell'FBI James Comey. In questa occasione più di un analista ha parlato di possibile impeachment (ancora non avvenuto)...
Il fattore russo e la Siria – Trump se la deve vedere con Putin, proprio come Frank deve fare i conti con il presidente russo Victor Petrov, che attacca l’Antartide dopo il voto indeciso del colosso americano. Anche la questione siriana, con la guerra chimica sui civili, prima di toccare Trump era già passata sulla scrivania di Frank.
Datemi dell'ossigeno! 🙊💙#HouseOfCards #LarsMikkelsen #ViktorPetrov pic.twitter.com/Q4Qu3W9qlA
— Emanuela Racaniello (@ManuRaca) 6 marzo 2016