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Big Little Lies, una miniserie di donne per le donne

Serie TV

Floriana Ferrando

La miniserie, in onda il mercoledì sera alle 21.15 in esclusiva su Sky Atlantic, si concentra sulle storie di tre donne, e nasce proprio a sostegno della figura femminile. Sotto la lente anche il drammatico tema degli abusi sessuali fuori e dentro le mura domestiche. “Big Little Lies difende tutte le donne”, dice Reese Witherspoon, fra le protagoniste: continua a leggere e scopri di più

 

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Una cittadina dall’aria ricca e paradisiaca abitata da famiglie, coppie e genitori modello. Almeno all’apparenza. Si snoda intorno ad una realtà del tutto diversa da quel che sembra la storia raccontata nella nuova miniserie targata HBO in onda su Sky Atlantic.

Tratto dall’omonimo romanzo thriller di Liane Moriarty, Big Little Lies – Piccole grandi bugie affronta con l’aiuto di un cast stellare (Reese Witherspoon, Nicole Kidman e Shailene Woodley) alcuni temi delicati che interessano il mondo femminile, dalla violenza domestica a quella sessuale, passando per abusi fisici e psicologici. A veicolare gli argomenti in questione sono soprattutto i personaggi di Jane e Celeste, dalle quali si può percepire come durino attraverso gli anni le dolorose conseguenze legate a un maltrattamento subito da ragazze o in età adulta.



Jane, ragazza stuprata
– Ruolo drammatico quello sostenuto da Shailene Woodley. L’attrice sul set di Big Little Lies - Piccole grandi bugie è una mamma single arrivata nella cittadina di Monterey per cercare il padre di suo figlio. Ziggy, questo il nome del bambino, è nato proprio da una violenza sessuale: negli anni, mostra la serie tv, Jane ha reagito alla violenza subita, insegnando al figlio coraggio, speranza e determinazione (il loro motto è “Vivi ogni giorno con coraggio”), ma l’affiatamento fra i due viene meno quando Ziggy viene accusato di avere aggredito una ragazzina. E ora, come reagirà Jane? Tutto il dolore e la paura legati all’esperienza passata rischiano di tornare a galla.



Celeste, abusata dal marito – La violenza fra le mura domestiche è sempre più diffusa, così Nicole Kidman nel ruolo di Celeste si ritrova a far fronte ad un marito violento, interpretato da Alexander Skarsgård. La rabbia e l’eccitazione lui le traduce in atti sessuali violenti. Celeste, invece, li subisce senza poter compiere una libera scelta. Mentre Jane si esprime attraverso una parlata convulsa, il personaggio di Nicole Kidman dà voce al suo dolore attraverso lunghi momenti di silenzio sul set che dipingono alla perfezione il personaggio: un ex avvocato di successo che ha lasciato la carriera per la famiglia, trasformandosi in una donna distrutta da un abuso ripetuto senza sosta e vissuto come un vergognoso segreto.



Il tema in questione è caro alla Kidman: “Sono 10 anni che lavoro per il progetto delle Nazioni Uniti in difesa dei diritti delle donne, ho imparato tantissimo sulla violenza domestica e sulla violenza sulle donne in termine di crimini di guerra. Ovvio che più se ne parla e più si sparge il messaggio che violenza e abuso domestico sono da cancellare per sempre, e meglio è per l’umanità. Anche nel nostro programma, più si va avanti con la trama e più vi renderete conto come nocivo e pericoloso sia. Abbiamo il dovere di tenere vivo almeno il dibattito, ricordare a tutti il tema.”