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Fortitude e gli altri: quando il set è fra i ghiacci islandesi

Serie TV

Floriana Ferrando

Dalla serie tv in onda su Sky Atlantic con la seconda stagione ogni venerdì alle 21.15 a Rogue One: A Star Wars Story, passando per Batman Begins e la saga di James Bond, i registi scelgono spesso i paesaggi ghiacciati dell’Islanda come sfondo delle loro pellicole. GUARDA I VIDEO

 

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Sarà per i paesaggi desolati, gli scenari ultraterreni o i panorami mozzafiato su ghiacciai e vulcani che l’Islanda è una delle località spesso scelte per fare da sfondo a grandi pellicole e sequel di successo. Complici anche i competitivi costi di produzione e le troupe altamente professionali disponibili sul luogo, l’ultima è stata la serie tv Fortitude, in onda con la seconda stagione su Sky Atlantic, a scegliere l’isola ghiacciata per ambientare i suoi misteri.

Trono di Ghiacci – Anche HBO è rimasta affascinata dall’isola: in Game of Thrones si vede ogni parte dell’Islanda, soprattutto quando si tratta di scene che riguardano la zona “a nord del muro”. Ricordate l’incontro al cardiopalma fra John Snow e Ygritte? È stata girata a Grjótagjá nel nord dell'Islanda, una grotta lavica caratterizzata da acque termali. Il lago Mývatn, invece, è comparso in un episodio della terza stagione della serie.



007 e Batman – L’uomo pipistrello? Vola nei cieli dell’Islanda: in Batman Begins la scena ambientata sull'Himalaya in cui John Wayne si reca da Ducard e dove i due si scontrano a duello in realtà è stata girata nel sud est dell’Islanda, nella zona del ghiacciaio Vatnajökull. Lo stesso scenario ha fatto da sfondo alla saga di James Bond. In 007 - Bersaglio mobile con Roger Moore la scena di apertura riprendeva i paesaggi islandesi, anziché quelli siberiani come vuole la storia, mentre in 007 - La morte può attendere la regia ha pensato di piazzare il covo dell’antagonista di Pierce Brosnan, Gustav Graves, proprio ai piedi del ghiacciao, sul lago di Jökulsárlón.



Noah, Oblivion e gli altri – Oltre agli scenari spettacolari, c’è un altro elemento che ha convinto la troupe del film del 2013 Oblivion a girare in Islanda: le 22 ore di luce, che hanno permesso di girare per molte ore ogni giorno restringendo i tempi di lavoro. Nella pellicola con Tom Cruise compare Earl’s Peak, una vetta che da un lato vanta un ghiacciaio e dall’altro un suggestivo deserto di sabbia nera. È la penisola di Reykjanes, invece, a comparire in Noah di Darren Aronofsky. E persino le Guerre Stellari dell’ultimo Rogue One: A Star Wars story lasciano lo Spazio per trasferirsi in Islanda, fra la spiaggia di sabbia nera nel sud dell’isola dove trova sede il pianeta di Eadu nel film e il suggestivo cratere vulcanico di Krafla con le vicine formazioni rocciose del lago Myvatn.