Tre libri per capire la musica, che non sono la solita biografia

Per chi ama la musica o solo per chi vuole approfondire una particolare tema o genere, spesso gli articoli dei giornali non sono sufficienti per soddisfare ed esaurire l'argomento, ed è per questo motivo che l'editoria musicale continua ad avere un senso e anche un certo seguito. In un sistema, quello dell'editoria in generale, in cui si pubblica fin troppo, nel settore musicale si trovano ancora dei titoli interessanti non rappresentato solo delle classiche biografie di rockstar o dalla cronistoria di un genere. Ci sono infatti anche molti libri che raccontano la musica da un punto di vista particolare che può essere personale e autobiografico, un taglio laterale e insolito oppure uno sguardo più ampio che prenda in considerazione anche la società e il linguaggio. Abbiamo scelto tre libri usciti di recente che soddisfano questi criteri, tutti e tre scritti da autori e giornalisti italiani. Tre libri da leggere, ma che sono anche un originale invito all'ascolto. “Dischi volanti. 40 album alieni da Duke Ellington a Lady Gaga” - Daniele Cassandro Sui giornali e sui siti specializzati siamo soliti leggere le classifiche dei 10 migliori dischi dell'anno, i 50 fondamentali album del decennio, i 100 migliori del secolo. Così facendo però tendiamo a dimenticare che nelle carriere dei grandi artisti e band, ci sono anche dei momenti di apparente crisi o di cambiamento profondo da cui derivano dischi considerati frettolosamente non riusciti. Talvolta questi dischi secondari e “minori”, se ascoltati dopo un po' di tempo possono rivelare delle scintille di genio e di bellezza, o quantomeno possono scatenare un nuovo interesse. A partire dal 2020, Daniele Cassandro ha iniziato a scrivere sulle pagine del sito di “Internazionale” una rubrica chiamata “Dischi da salvare”, dedicata appunto a questi album generalmente poco amati dalla critica e dimenticati dal pubblico. Recentemente ha ripreso queste breve recensioni, le ha ampliate e trasformate in saggi brevi e poi raccolte in “Dischi volanti” pubblicato per i tipi di Edizioni Curci all'interno della collana Correnti a cura del compositore, musicologo e direttore d'orchestra Carlo Boccadoro. Ne esce fuori un brillante volume che mette insieme certi dischi azzardati come la svolta electro-pop di Liza Minelli prodotta dai Pet Shop Boys , la clamorosa opera monografica di Hal Willner dedicata a Walt Disney che mette insieme Tom Waits e Sun Ra, Ringo Starr e Sinead O'Connor, dischi ai confini dell'autosabotaggio come quello di Tony Bennett in cui interpreta le hit pop del momento oppure quello di Britney Spears realizzato nel suo periodo infernale e che però risulta il suo più centrato. Ogni disco viene analizzato tenendo conto anche del contesto ed è un piacere da leggere. “Sotto traccia - Una storia indie contemporanea” - Hamilton Santià “Sotto traccia” è un libro che racconta il fenomeno indie nella sua complessità e ricchezza di fenomeno culturale, quindi non limitandosi solo alla musica, ma incrociandolo con cinema, eventi storici, tv, pubblicità, letteratura, evoluzioni tecnologiche, come fosse un saggio storico. Tuttavia Hamilton Santià, per renderlo letterariamente più fruibile, lo incrocia con la propria biografia trasformandolo in una sorta di memoir emotivo di questo “ventennio breve” che parte dal 1994 con la morte di Kurt Cobain e che si conclude nel 2012, quando la regina viene salutata come una rockstar nel filmato delle inaugurazioni delle Olimpiadi diretto da Danny Boyle seguita da una playlist di canzoni pop e i sex pistols, “Born Slippy”, Artic Monkeys e Paul McCartney. In mezzo c'è l'ascesa e la caduta brit pop, i Massive Attack, gli LCD Soundsystem, gli Afterhours e I Cani, ma anche l'11 settembre e il G8 di Genova, internet e la new economy. Il tutto viene raccontato da Santià con amara ironia, tratteggiando questo clima di rassegnazione e di aspettative non completamente avverate. “Testi espliciti – Nuovi stili di censura vol.1” A cura di Paola Zukar e Claudio Cabona “Testi espliciti” è un libro, ma è anche una sorta di magazine, o meglio di advanced fanzine che si propone in ogni numero di trattare un argomento ampio sotto la lente contemporanea della musica che funziona oggi, ovvero l'hip-hop. Il primo volume affronta la censura, quindi la libertà di espressione e le sue limitazioni che arrivano dall'industria, dalla morale, ma anche dall'autocensura. Paola Zukar e Claudio Cabona hanno raccolto 18 interviste a personaggi provenienti dalla musica , del giornalismo , da chi si occupa del sociale , di arte e di diritto . 18 punti di vista che arricchiscono le opinioni e i punti di vista su un tema centrale e rilevante, che parte dalla musica e ne travalica i confini. Oltre ad essere un volume interessante nel contenuto, è anche un libro bello da toccare e sfogliare, grazie all'ottimo lavoro di grafica e impaginazione fatto dallo Studio Outline.

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